“La stagione dei congressi territoriali rappresenta l’occasione per confrontarsi con gli iscritti e per costruire insieme il nuovo modello sindacale che affronterà il #viaggionelfuturo del lavoro”.
“Secondo la rilevazione Istat sulle forze di lavoro, nel 1°semestre 2022 il numero di occupati residenti nella provincia di Terni è pari a 84 mila unità e segna una diminuzione dell’1,5% rispetto allo stesso periodo del 2021. Secondo l’istituto statistico tale variazione negativa sarebbe ascrivibile all’aumento del numero della componente maschile (+2.5%) nel mercato del lavoro a discapito della componente femminile che registra invece un calo del 6%”. Lo ha dichiarato il
Segretario Nazionale UGL, Paolo Capone. “Come UGL, – ha aggiunto il Segretario – durante i molti incontri avuti col Governo un tema a noi
caro e portato all’attenzione dell’Esecutivo è stato proprio il gender gap. Come sindacato siamo consapevoli che da parte dei vertici Istituzionali c’è grande attenzione verso questo tema e le misure finora adottate, nella loro visione complessiva, tendono ad incentivare il mercato del lavoro aiutando imprese e lavoratori. Siamo altresì convinti – ha proseguito – che se nel 2024 verrà reso strutturale il taglio del cuneo fiscale e se lavoratori ed aziende potranno beneficiare dei primi provvedimenti che andranno a strutturare la riforma del Fisco, siamo certi che il gap gender segnerà una positiva inversione di tendenza”, ha concluso Capone.