Cuore, carattere, continuità per il Lecce; condizione fisica e psicoemotiva precaria per la Lazio che parte male in campionato
– articolo di Massimo Catalucci
(Meridiananotizie) Lecce, 21 agosto 2023 – Partenza con il freno tirato da parte dei ragazzi di Mister Sarri che sono apparsi, rispetto alla compagine giallorossa del Lecce, fuori condizione fisica, mentale ed emotiva. Ciò nonostante, la Lazio, in una gara che da subito aveva dato indicazioni di non essere brillante per i capitolini, è riuscita con il suo bomber Ciro Immobile, che non sbaglia mai la prima di campionato, ad andare in vantaggio con una bella azione, iniziata a centrocampo con una verticalizzazione per Luis Alberto che entrato in area avversaria, sul vertice sinistro, inventa un assist per il suo compagno che, davanti al portiere, mette nel sacco.
Purtroppo, da qui in avanti la Lazio ha subito l’agonismo messo in campo dai ragazzi di Mister D’Aversa e per vedere due azioni degne di nota per i biancocelesti, bisognerà attendere il secondo tempo, mentre i salentini continuavano a pressare alto i loro avversari.
La Lazio non riesce ad ingranare in questa gara e il Lecce se ne accorge, per cui ci crede e prova a riprendere la partita che stava perdendo per uno a zero. E anche quando la Lazio riesce, con due altre belle azioni, a trovare il pertugio giusto tra le maglie della difesa giallorrossa mancando il gol per pochi millimetri e il cronometro, inesorabilmente, si avvicina al 90°, i ragazzi di Mister D’Aversa non si abbattono e continuano la loro “caccia” al pareggio.
La Lazio, avrà molto da recriminare sulle due chiare occasioni da gol non sfruttate: la prima al 54° in contropiede (gli spazi si fanno più ampi per i biancolecelsti, visto che il Lecce attaccava) che non riesce a sfruttare al meglio. Felipe Anderson, imbeccato da Immobile da centrocampo con una splendida verticalizzazione, si è trovato a tu per tu con il portiere avversario ma, evidentemente, per una condizione ancora precaria (lui queste palle non le sbagli mai), calciava la sfera a lato; l’altra occasione da gol per la Lazio arriva all’83°, quando Pedro, entrato in sostituzione di Zaccagni circa 10 minuti prima, innesca in area Immobile che ha il tempo di aggiustare il tiro e scagliare la sfera a rete ma trova preparato e reattivo il portiere giallorosso che devia sulla traversa.
Il tempo appare giocare a favore dei biancocelesti che però si chiudono troppo e bisogna dare merito al Lecce che non si è mai arreso ed è così che, prima all’85° con una bel gesto tecnico, stop e tiro dal limite dell’area laziale da parte di Pontus Alqvist, acciuffa il pareggio poi, dopo appena due minuti, all’87° completa l’opera ed effettua il sorpasso: in una mischia in area biancoceleste il pallone arriva tra i piedi di Di Francesco che si gira e con un fendente trova lo stesso angolino dove poco prima si era insaccata la sfera su tiro del suo compagno per il momentaneo 1 a 1.
La lazio non ha la forza di reagire, nonostante i 6 minuti di recupero assegnati dall’arbitro Dionisi e la gara termina con un clamoroso (o forse no, per quanto visto in campo) 2 a 1 per i salentini.
E come accade troppo spesso in questi casi, le critiche dure di molti tifosi che non perdono occasione per vedere tutto nero non si sono fatte attendere sui social, dove già ieri sera, subito dopo il fischio di chiusura del match, si leggeva di tutto, contro squadra, Mister e Presidenza. Certo, partire in campionato con una vittoria sarebbe stato molto più rassicurante ma è bene ricordare che anche l’anno scorso la Lazio partì male ma poi, arrivò ad un meritato secondo posto lasciandosi dietro, Inter, Milan, Atalanta, Roma e Juve.
La squadra quest’anno è più competitiva e sono stati fatti i passi che si dovevano fare in accordo tra tecnico e società…per cui sarebbe il caso di attendere prima di emettere sentenze un po’ troppo affrettate.
La sconfitta brucia, è inevitabile ma non è il caso di alimentare il fuoco gettandoci sopra della benzina. Sarebbe più vantaggioso pensare che siamo solo all’inizio e guardare alle note positive (ci sono sempre se si osserva attentamente anche quando le cose non vanno come si sperava andassero) come ad esempio che la Lazio quest’anno ha dei ricambi di qualità…il cammino è lungo e siamo solo ai primi 90″ della prima gara ufficiale della nuova stagione calcistica 2023/2024.
Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara
D’AVERSA – “Nel finale mi sono divertito perché durante la partita trovarsi sotto non era piacevole seppur stessimo facendo una buona partita. Sono orgoglioso della partita di questa sera perché significa che hanno fatto un capolavoro. Questa vittoria la dedichiamo al nostro club e al nostro pubblico, giocare davanti a 30.000 spettatori è stato entusiasmante“.
SARRI – “La spiegazione che mi do è la stessa dello scorso anno, con la stessa partita giocata. Non cresciamo mai. Nel secondo tempo sembrava l’avessimo messa facile. Nella ripresa hanno giocato solo loro tranne per qualche occasione nostra. Valutiamo, se questi errori si ripetono è problematico”.
“Nel secondo tempo i difensori sono andati in difficoltà perché la fase difensiva l’hanno fatta solo loro. Gli altri 6 no. Non è accettabile questo. Poi si può anche perdere, ma l’atteggiamento visto nel secondo tempo non è accettabile. Se sono soddisfatto della rosa lunga? Ce lo dirà il tempo, d’estate i giocatori sono tutti forti. Poi quando cominciano le partite qualcuno è forte davvero, altri no. I prossimi mesi ci diranno se i giocatori che abbiamo sono numericamente e qualitativamente di livello”.
Riguardo la polemica alimentata da alcuni giornali sul calendario della Lazio, Sarri ha risposto come segue: “Non ho sospetti, ma dei numeri. Allo 0,20% è casuale, il 99,8% non è casuale. Nel senso: chi deve mettere paletti al pc che fa il calendario, qualcosa ha sbagliato di brutto. Non è casuale, è un errore umano”.
Il tabellino della gara

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