LAZIO-TORINO 2-0. BIANCOCELESTI: AVVIO TIMOROSO MA RIPRESA PIU’ DETERMINATA

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I biancocelesti nel primo tempo con il freno tirato poi, Lazzari e Luis Alberto illuminano la scena e la musica cambia

– articolo di Massimo Catalucci

www.massimocatalucci.it

(Meridiananotizie) Roma, 28 settembre 2023 – La Lazio vista ieri sera, all’inizio si vista ancora un po’ “contratta”, con evidenti “strascichi” di un momento negativo dove le cose non girano come dovrebbero. Eppure, la condizione fisica c’è, altrimenti non sarebbe riuscita a chiudere la gara di ieri sera con il Torino in un crescendo di gioco e continuità di manovra e con buoni ritmi.

E se si considera che si sta giocando ogni tre giorni, quest’ultimo dato appare ancora più confortante. Segno, che il problema della Lazio è solo nella testa.

La squadra di Juric non è uno scoglio facile per nessuno, è ostica, spigolosa. Si è vista la marcatura asfissiante pensata dal tecnico granata per bloccare il bravo Rovella, a cui aveva assegnato una “guardia del corpo” pronta a seguirlo in tutto il rettangolo di gioco.

Il Toro ti pressa, entra duro, non ti fa ragionare. Ma la Lazio è stata brava a mantenere la calma fino a quando nella ripresa, si è scrollata di dosso la “timidezza” ed i “timori” maturati in queste prime giornate di campionato per i risultati negativi ed ha iniziato a giocare da squadra…quella che consociamo bene.

Ed ecco che da due giocate ben orchestrate negli spazi stretti dai ragazzi Mister Sarri, prima, al 56° Lazzari chiede un triangolo sul versante destro di attacco laziale, arriva sul fondo e crossa al centro per l’accorrente Vecino che si avventa sul pallone e in anticipo beffa il suo diretto avversario e il portiere Milinkovic, fratello dell’ex centrocapista serbo laziale, mettendo la palla ne sacco per il momentaneo 1 a 0: poi, al 75°, sempre in spazi molto stretti, sul vertice sinistro dell’area di rigore avversaria, Luis Alberto, tira fuori dal cilindro il suo numero magico e fa filtrare una palla in verticale tra tre giocatori granata per l’inserimento di Zaccagni che arrivato a tu per tu con l’estremo difensore torinese, gli piazza di piatto destro la sfera a fil di palo sul lato opposto.

Quindi, una gara per niente facile ma vinta con convinzione e che deve dare morale ai ragazzi di Mister Sarri, in previsione della prossima sfida di sabato 30 settembre, che si consumerà contro il Milan nella capitale lombarda, dopo solo circa 72 ore dalla partita dell’Olimpico di ieri sera.

Ora, occorre archiviare subito questa gara conservando la consapevolezza che i mezzi per fare bene ci sono e soprattutto, scrollarsi di dosso paure e timidezze. Sabato c’è il diavolo e l’aquila deve avere gli occhi fissi sulla preda e gli artigli ben affilati e pronti a sferrare l’attacco. Avanti senza timori, a testa alta, nel rispetto dell’avversario e sempre con una buona dose di umiltà.

Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara

SARRIEra una serata difficile, con tante difficoltà, non ultima quella di affrontare una squadra non semplice. Abbiamo fatto un primo tempo ordinato e nel secondo tempo abbiamo messo la qualità, è stata una partita di alto livello“.

E’ stata una solidità di squadra. La difesa è stata messa sotto pressione poco se non con palloni sporchi. La squadra ha permesso questa solidità. Dopo il primo gol i ragazzi si sono sciolti anche dal punto di vista competitivo”.

“Questa caratteristica di Rovella ce l’ha anche Kamada. Poi non porta la fisicità di Vecino però oggi c’era un tentativo di trovare un centrocampo che desse maggiore solidità alla squadra. Quando la squadra funziona diventa più semplice dare i meriti a qualcuno. Penso che con l’atteggiamento di oggi chiunque avesse giocato la squadra sarebbe stata solida. Sono contento di Vecino e dell’esordio di Rovella dal primo minuto perché ha fatto una partita di alto livello. Sta trovando la condizione giusta e si stanno vedendo i frutti di questa crescita di condizione”.

“Kamada ha giocato quasi sempre. E’ stato fuori la partita precedente col Monza perchè aveva preso un colpo al ginocchio e si è preferito non farlo giocare. Kamada molto probabilmente è quello più inserito a livello di gioco. Rimane da vedere se la coppia Kamada-Luis Alberto può giocare in certe partite. Con l’Atletico abbiamo fatto una buona partita con lui e Luis Alberto, ma il vertice era Vecino. Non è un centrocampo facile da sostenere però vediamo. Ce l’abbiamo fatta con Luis e Milinkovic e piano piano ce la faremo anche con loro”.

JURIC – “Abbiamo fatto una partita ben controllata nel primo tempo, senza subire nulla. Mi aspettavo qualche accelerazione in più in attacco, ma abbiamo subìto gol al primo tiro e da lì è cambiata la partita“.

Buongiorno ha sentito un fastidiolui per noi in questo momento è fondamentale perché dietro ci dà tanta sicurezza“.

Sanabria mi è piaciuto molto di più come secondo attaccante che come primo, quindi penso che lo proveremo di nuovo là in futuro. Avevo la sensazione che la mia squadra avesse speso molto nell’ultima partita contro la Roma e oggi non ho visto quella carica agonistica che ti fa avere qualche spunto di più in attacco“.

Il tabellino della gara

LAZIO-TORINO 2-0

Marcatori: 56° Vecino (L), 75° Zaccagni (L)

LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari (79° Isaksen), Casale, Romagnoli, Marusic; Vecino (74° Guendouzi), Rovella, Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile (74° Castellanos), Zaccagni (79° Hysaj).

A disp.: Sepe, Mandas, Pellegrini, Patric, Kamada, Pedro, Cataldi, Gila.

All.: Sarri.

TORINO (3-4-2-1): Milinkovic Savic; Schuurs, Buongiorno (26° Sazonov), Rodriguez; Bellanova (79° Soppy), Ricci, Tameze (60° Ilic), Lazaro (79° Pellegri); Sanabria, Vlasic; Zapata (60° Radonjic).

A disp.: Gemello, Brezzo, Karamoh, Seck, Vojvoda, Gineitis, Linetty, N’Guessan.

All.: Juric.

Ammoniti: 33° Bellanova (T), 45° Tameze (T), 65° Immobile (L), 73° Schuurs (T), 82° Ricci (T)

Arbitro: Michael Fabbri (sez. di Ravenna)

 

 

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