Rapporto Caritas. Paolo Capone, Leader UGL: “Puntare su taglio del cuneo fiscale e contrattazione per contrastare fenomeno del lavoro povero”

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“Il rapporto Caritas sulla povertà e l’esclusione sociale in Italia fotografa un fenomeno allarmante di carattere strutturale. Le persone che versano in una condizione di povertà assoluta aumentano fino a raggiungere quota 5,6 milioni. A rischio povertà ed esclusione sociale sono 14 milioni e 304mila persone, il 24,4% della popolazione totale. Il rapporto evidenzia le conseguenze di un anno particolarmente complesso sul fronte inflazionistico. I rincari, sia energetici che relativi ai beni primari, hanno gravato in modo generalizzato sulla popolazione. I dati mostrano, infatti, che al giorno d’oggi può dirsi in difficoltà economiche anche una persona che ha un lavoro”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL in merito al Rapporto Caritas sulla povertà e l’esclusione sociale. “In tale quadro guardiamo con favore al taglio del cuneo fiscale previsto dal Governo nella Legge di Bilancio. Una misura necessaria per difendere il potere d’acquisto dei lavoratori dalla minaccia dell’inflazione. È fondamentale, in tal senso, riaprire il tavolo della contrattazione collettiva per tutelare quest’ultimi e rilanciare i consumi delle famiglie. L’UGL, inoltre, ritiene prioritario puntare sulle politiche attive del lavoro, favorendo la creazione di nuovi posti di lavoro con la partecipazione dei soggetti occupabili a programmi di formazione e riqualificazione, riformando, al contempo, i centri per l’impiego. Fermo restando gli interventi a sostegno delle fragilità, la leva occupazionale e non l’assistenzialismo, è il mezzo più efficace per combattere la povertà e l’esclusione sociale” conclude il Leader dell’UGL.

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