ROMA, COLLE OPPIO – TORNA AD ESSERE AGIBILE E UTILE AI CITTADINI QUELLA CHE E’ STATA LA SEDE STORICA DELLA DESTRA ROMANA

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“Una rosa per Norma” – Un evento socio-culturale per inaugurare la riapertura di un sito dove Giorgia Meloni è cresciuta politicamente sulle ali dei “Gabbiani” di Fabio Rampelli

– articolo di Massimo Catalucci

www.massimocatalucci.it

(Meridiananotizie) Roma, 19 novembre 2023 – Era inevitabile che il seminterrato di Colle Oppio che sorge davanti la maestosità del Colosseo, luogo storico della destra romana e dove Fabio Rampelli ha dato vita al movimento dei “gabbiani”, riaprisse i suoi battenti al pubblico.

E lo ha fatto in grande stile, affidando alla capacità dialettica e culturale di Fabio Rampelli, l’evento inaugurale che ha visto tale sito ospitare una mostra storico-fotografica e documentale, in ricordo di Norma Cossetto. Una giovane studentessa italiana ventitreenne, istriana, residente in un villaggio nel comune di Visignano, uccisa dai partigiani jugoslavi. Norma, nel 1943 fu rapita e stuprata da un gruppo di diciassette partigiani comunisti titini e gettata in fin di vita nella Foiba di Villa Surani.

“Una rosa per Norma”, questo il titolo dato all’evento che giovedì scorso ha visto richiamare nel colle che ha rappresentato per anni il quartier generale della destra romana, non solo i militanti dell’attuale partito guidato da Giorgia Meloni ma tanti altri romani che hanno voluto accogliere di buon grado l’apertura e la rivalutazione di una location che vuole porsi come luogo socio-culturale nel cuore della Roma antica imperiale.

Qui mi sono formato– afferma il vicepresidente della Camera dei Deputati, Fabio Rampelli.

In quegli anni, un giovane Rampelli, trasformò la lotta politica cittadina fatta di scontri frontali dove molti giovani persero la vita, in un confronto dialogico attraverso il quale, parti ideologicamente opposte, potessero argomentare i fatti della nostra società, per trovare soluzioni utili alla collettività.

E forse è da questo cambiamento di rotta, che è nato il “modus operandidi una destra nuova e attuale che si è aperta al confronto leale dove, certamente, non viene evasa la critica altrui ma accolta, ascoltata e discussa.

Un processo che ha ispirato quello che più tardi è diventato il luogo di confronto politico più rappresentativo della destra, “generazione Atreju” (una manifestazione giovanile che vede le sue origini nel lontano 1998).

La riapertura seppur momentanea di questo “seminterrato” al Colle Oppio, concessa dal Comune di Roma per il periodo in cui sarà visitabile la mostra permanente sugli esuli di Istria e Dalmazia, sulla tragica fine di Norma Cossetto e la triste pagina storica della seconda guerra mondiale che ha avuto come scenario le Foibe, fa ben sperare per una prossima riapertura definitiva di un sito che potrà accogliere diverse iniziative di interesse socio-culturale ed essere messo a disposizione dei romani e non solo.

Le sedi erano dei bunker, in mano al partito – ricorda l’On. Rampelli parlando degli anni ’80  a scuola invece dovevi stare sul pezzo, dovevi confrontarti. Ho portato qui la freschezza del movimento studentesco” – ricordando il passato del sito come sede di partito della destra romana ma poi ci tiene a precisare che i tempi sono cambiati e che tale spazio è destinato oggi alla collettività – “Non è una sede di partitoafferma convinto Rampelli dall’alto del suo ruolo attuale istituzionale che lo vede Vice Presidente della Camera dei Deputati – e mi piacerebbe portare qui le scuole e fare delle visite guidate.

Quello di coinvolgere gli studenti, manifesta quella innata voglia che da sempre contraddistingue il politico Fabio Rampelli, nel voler far maturare nei giovani la consapevolezza che dal passato si può imparare se questo non viene visto con i paraocchi ma con una visione della realtà più ampia, per crescere come uomini e donne liberi da condizionamenti e protratti a fare scelte future consapevoli e diventare artefici e attori principali in un processo di sviluppo del nostro bel paese.

Questo è un luogo troppo importante per l’Italia intera per rimanere chiuso così come è stato per sei anni – ha proseguito Fabio Rampelli – Trasformato in un magazzino ammuffito e in preda al degrado. Va dato atto al sindaco (Gualtieri – NDR) di aver avuto sensibilità e intelligenza per autorizzare la riapertura di Colle Oppio, trasformata in Centro culturale per il territorio e per l’Italia.

L’evento socio-culturale di Colle Oppio a richiamato l’attenzione dei ministri Sangiuliano e Abodi, dei Senatori De Priamo, Mennuni, Gasparri, dei deputati Milani (ex coordinatore romano di FdI) e Mollicone.

 

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