Sarri pronto a lasciare: “C’è qualcosa che non va. Se capirò che è colpa mia dirò al presidente che deve cambiare”
– articolo di Massimo Catalucci
(Meridiananotizie) Salerno, 26 novembre 2023 – “L’umiltà è quella cosa che fa grandi i campioni” – così scrivevamo nell’articolo pre-gara ed evidentemente, la Lazio ha ancora molto da imparare sotto questo profilo.
I biancocelesti hanno fatto trovare con largo anticipo sotto l’albero di Natale, un bel pacco dono, ai ragazzi guidati da Mister Filippo Inzaghi: i primi tre punti conquistati con una vittoria dall’inizio del loro campionato.
E per questa ennesima sconfitta della Lazio, non ci si può aggrappare all’alibi della mancanza in campo di Luis Alberto, oppure, alla mancata espulsione (che sarebbe anche stata giusta da regolamento) del difensore che ha procurato il fallo da rigore a Immobile, perché se una squadra ambisce ad alti traguardi, deve saper far fronte anche sporadiche assenze del suo giocatore più tecnico e ad eventuali sviste o mancanze dell’arbitro…e dovrebbe farlo mettendo in campo fisicità, dinamicità, cattiveria calcistica che non ha avuto in questa gara e non ha avuto dalla fine dello scorso campionato ad oggi. Cosa invece che ha avuto la Salernitana, eccezion fatta per i primi cinque minuti di gara dov’è apparsa un po’ intimorita, non tanto per un’agguerrita Lazio, piuttosto per i risultati che aveva raccolto dall’inizio del campionato fino a prima di questa gara.
Ed è singolare vedere oggi che la Salernitana dopo 13 gare ha 8 punti e quasi la metà di questi li ha presi con la lazio in una botta sola (3) con l‘unica vittoria raccolta fin’ora.
Con questa sconfitta, la Lazio ne ha inanellate 6 dall’inizio di questo campionato e per giunta, contro squadre che sulla carta (già, sulla carta ma…) erano alla sua portata e che poi, abbiamo visto che si sono dimostrate migliori in ragione del carattere, dell’umiltà e della voglia di aggredire l’avversario, anche quando, come nel caso di ieri, sono andate sotto di una rete e hanno dovuto triplicare le forze per recuperare la gara.
Purtroppo la Lazio non segna più ed è questo, forse, il grande problema che ha la squadra allenata da Mister Sarri. Può far piacere sapere che Immobile è tornato a segnare ma ci vorrebbero anche i gol degli esterni d’attacco che, purtroppo, non arrivano, oltre, naturalmente, a come abbiamo già detto, piacerebbe vedere una maggiore determinazione da parte di tutti e voglia di aggredire l’avversario fino all’ultimo.
A questo punto sarebbe il caso di finirla di guardare la classifica per capire quanto si è distanti dai piani alti perché ora il problema si sta cristallizzando. Quindi, sarebbe il caso di pensare ad entrare in campo cercando di onorare la maglia e soprattutto i tifosi che anche ieri erano in tanti al seguito dei biancocelesti.
La Lazio deve pensare a giocare per “fare legna“, come si suol dire; più agonismo, più cattiveria calcistica; più fame di vittoria; più determinazione e soprattutto, più umiltà. In quest’ultimo caso, non basta solo dire di averla, bisogna dimostrare nei fatti e con il carattere di essere umili e al contempo, determinati.
Ed ora c’è la Champions League. Martedì prossimo c’è la gara contro il Celtic…è inutile dire che una vittoria è indispensabile sotto diversi punti di vista: per il morale della squadra, per i tifosi e per continuare nel torneo per club più ambito d’Europa.
Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara
F. INZAGHI – “Speravo di vedere questa prestazione. Era una partita che pesava sulle spalle di questi ragazzi, ero sicuro che avremmo fatto un grande partita. La prestazione è perfetta, siamo andati sotto immeritatamente e l’abbiamo portata a casa con merito. Quando si cambia allenatore significa che le cose non vanno, quindi abbiamo lavorato tatticamente e sulla testa, sapevo che una vittoria sarebbe arrivata, speravo già contro il Sassuolo. Questa è una grande vittoria contro una squadra che fa la Champions, lo scorso è arrivata seconda e ha grandi giocatori.”
“La classifica non è bella, ma ci deve dare voglia di migliorarci ancora. Noi dobbiamo costruire un’identità. Oggi ho visto attaccamento alla maglia, poi tecnicamente può fare ancora meglio. Ci mancavano anche dei giocatori, quando torneranno gli altri avrò l’imabrazzo della scelta. Ora spero che l’atteggiamento resti questo, la partita di oggi è lo specchio del lavoro fatto in settimana. Candreva? Io Antonio lo sprono per vederlo sempre così, prima della partita gli avevo detto che avrebbe fatto una grande partita.”
“Un Candreva così è da Nazionale, prima era molto giù di morale. Faccio i complimenti a tutti, perché non era semplice la situazione in cui eravamo. I calci piazzati? Devo dire che quello è merito loro, se li inventano da soli. Sul secondo gol non ho capito cosa stessero facendo, poi Candreva ha fatto un grande gol. Dalla panchina avevo detto di darla a Bradaric, menomale che non mi hanno ascoltato”.
SARRI – “Abbiamo fatto troppo poco, inutile giustificarsi con assenze e con l’errore arbitrale clamoroso perché Gyomber era da espulsione. Rispetto all’anno scorso abbiamo perso qualcosa, il rendimento non è all’altezza e ognuno deve prendersi le sue responsabilità, me compreso perché se nessuno rende è anche colpa mia. Immobile? Ci fa piacere per lui, ma se la squadra si esprime così… Siamo arrivati a tirare troppo raramente, c’è qualcosa che non va“.
“Questa volta non c’entra il calendario. Ci sono troppi giocatori che non stanno rendendo come l’anno scorso. Quindi o è colpa mia o abbiamo perso quella mentalità di grande umiltà che avevamo. Se la Lazio gioca così, è una squadra che finirà a metà classifica. Dobbiamo tornare all’altezza. Se la Lazio è questa non può avere obiettivi di alta classifica. In questo momento, se fossi il presidente, interverrei in maniera pesante. Non sono un fautore dei ritiri però qualcosa che rompa l’inerzia cercherei di farla. Non so cosa a livello materiale, ma bisogna fare qualcosa. Qualcosa che non funziona c’è. Se la colpa è mia non lo so. Se fossi sicuro, andrei via. Nei prossimi giorni farò una valutazione e se capirò che è colpa mia allora trarrò le conseguenze e dirò al presidente che deve cambiare. Per il momento però non ci sono arrivato“.
Il tabellino della gara
SALERNITANA-LAZIO 2-1
SALERNITANA (3-4-2-1): Costil; Daniliuc (16° st Fazio), Gyomber (1° st Lovato), Pirola (43° st Bronn); Mazzocchi, Bohinen (16° st Legowski), Coulibaly, Bradaric; Candreva, Kastanos (27° st Maggiore); Ikwuemesi.
A disposizione: Fiorillo, Salvati, Sambia, Martegani, Cabral, Botheim, Simy.
All: F. Inzaghi.
LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari (17° st Hysaj), Gila, Patric, Marusic; Guendouzi, Cataldi (36° st Vecino), Kamada; Felipe Anderson (24° st Isaksen), Immobile (24° st Castellanos), Zaccagni (17° st Pedro).
A disposizione: Sepe, Mandas, Ruggeri, Pellegrini, Basic, Rovella.
All: Sarri.
Arbitro: Prontera di Bologna
MARCATORI: 43° Immobile rig. (L), 55° Kastanos (S), 66° Candreva (S)
AMMONITI: Lazzari (L), Cataldi (L), Vecino (L), Gyomber (S), Daniliuc (S), Maggiore (S), Fazio (S), Coulibaly (S). Inzaghi (all. S).
NOTE: Spettatori: 16.700. Angoli: 4-9. Recupero: 2′ pt, 5′ st.
———————————–