Legge di Bilancio. Luigi Ulgiati, Vice Segretario Generale UGL: “Bene taglio del cuneo ma rivedere tema previdenziale”

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Legge di Bilancio. Luigi Ulgiati, Vice Segretario Generale UGL: “Bene taglio del cuneo ma rivedere tema previdenziale”

 

 

 

“L’estensione al 2024 del taglio del cuneo contributivo in favore dei lavoratori dipendenti rappresenta un importante segnale di attenzione che, unito, alla rimodulazione degli scaglioni e delle aliquote Irpef, conferma la volontà dell’esecutivo di proseguire sul versante della riduzione della pressione fiscale. Soprattutto il taglio del cuneo contributivo potrebbe diventare uno strumento utile a favorire il rinnovo dei contratti collettivi di lavoro, nell’ottica di accrescere in maniera sensibile il salario mediano dei lavoratori nel nostro Paese”. Lo ha dichiarato Luigi Ulgiati, Vice Segretario Generale dell’UGL, intervenuto in Audizione, presso l’Aula Convegni del Senato, in merito al Disegno di Legge di Bilancio 2024 al quale ha preso parte anche Fiovo Bitti, Dirigente confederale UGL.

 

 

 

“La previsione di inserire un forte sgravio fiscale alle imprese che assumono personale a tempo indeterminato – ha proseguito Ulgiati – è molto apprezza, infatti, è fondamentale assicurare un migliore collegamento fra le politiche passive e le politiche attive del lavoro, garantendo un adeguato sostegno al reddito alle varie categorie di lavoratori. È necessario, inoltre, intervenire anche sulla scuola, riqualificando il patrimonio immobiliare e rendendo strutturale l’assicurazione contro gli infortuni in tutte le attività svolte per gli studenti e il personale docente e Ata”. In aggiunta, il Vice Segretario Generale dell’UGL ha osservato che: “accanto all’importante finanziamento per la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina, è essenziale mettere in condizioni gli enti locali di poter progettare gli interventi indicati nel Piano nazionale di ripresa e resilienza. La decisione di arrivare ad una Zona economica speciale unica per il Sud rappresenta, in tal senso, una sfida da vincere in termini di maggiore efficienza della macchina amministrativa”. Infine, sulle pensioni, ha dichiarato che “pur comprendendo con grande senso di responsabilità le difficoltà del momento, non si condividono le modifiche apportate agli strumenti di flessibilità in uscita: Quota 103, Ape sociale e Opzione donna possono essere riproposti senza particolari correttivi anche nel 2024, in attesa della riforma più complessiva che dovrà poggiare su Quota 41. L’auspicio – ha concluso Ulgiati – è che si possa, comunque, almeno incrementare la rivalutazione degli assegni pensionistici fino a cinque volte il minimo e rivedere le tabelle in materia di adeguamento delle aliquote di rendimento delle gestioni previdenziali delle categorie del pubblico impiego”.

 

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