(Adnkronos) – Che cosa resta del 2023 nella memoria degli italiani? L’evento di cronaca più citato è l’uccisione di Giulia Cecchettin, con il successivo movimento d’opinione contro la violenza sulle donne: lo indica il 60%. Per oltre il 50% a caratterizzare l’anno che si chiude sono stati soprattutto il perdurare dell’inflazione, con l’aumento del costo della vita, e gli eventi climatici estremi, a partire dall’alluvione in Romagna. Più di un terzo dei cittadini cita anche la cattura e la successiva morte del capo di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro. È quanto emerge dal sondaggio di fine anno dell’Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, che ha analizzato gli ultimi 12 mesi nella memoria dell’opinione pubblica. L'indagine è stata effettuata dall’Istituto Demopolis su un campione nazionale di 2.000 intervistati, statisticamente rappresentativo dell’universo della popolazione italiana maggiorenne. Rilevazione demoscopica del 20-22/12/2023. —[email protected] (Web Info)
News
- ‘Se fossi te’ vince il prime time, 18.9% di share per la fiction di Rai1
- Madre e figlia morte per sospetta intossicazione, cinque indagati a Campobasso
- Ucraina-Russia, Zelensky: “Da Usa garanzie per 15 anni, noi chiediamo almeno il doppio”
- De Rossi all’Olimpico per Roma-Genoa, il legame con i tifosi e un torto difficile da sanare
- Zalone e il nuovo record per ‘Buen Camino’, è già il film più visto del 2025
- Influenza, aumentano ancora i casi: prevale variante K, gli ultimi dati
- Dal botulismo alla salmonellosi, come difendersi dalle intossicazioni alimentari
- Nasce ‘Lombardia Notizie TV’, televisione in streaming dedicata alla Regione

