Con l’imminente arrivo del nuovo anno si tirano le somme degli incidenti e gli infortuni nelle strade del Lazio. La Pontina che già era risultata nel 2022 come la strada più pericolosa della regione conferma la sua pericolosità anche nel 2023.
Una minaccia ormai riconosciuta
La strada statale 148 è infatti condannata dai dati dell’Istat: sono stati registrati ben 210 incidenti, 3 decessi e 325 feriti nell’anno solare in corso. Si parla di una strada che giornalmente viene percorsa da migliaia di lavoratori e che rappresenta una vera e propria arteria della regione. Le sue condizioni trasandate sono oggetto di discussione specialmente all’UGL Lazio, dove Armando Valiani, Segretario Regionale UGL Lazio, e Wladymiro Wysocki, Responsabile UGL Lazio per la sicurezza nei luoghi di lavoro, continuano la loro battaglia con l’obiettivo di ricevere aiuto dalle istituzioni per ridurre il numero di infortuni sul lavoro in itinere, denunciando l’assenza di corsie di emergenza e piazzole di sosta, che insieme alla velocità eccessiva registrata giornalmente diventano un pericolo per i guidatori.
I dati alla mano
La UGL evidenzia come i dati allarmanti sull’incidentalità nel Lazio abbia bisogno di un’azione urgente, come dimostra il suo aumento del ben 15,9% nel 2022. Dopo la ripresa della mobilità sono avvenuti addirittura 20.275 incidenti, con 339 vittime e 26.802 feriti, superando così la media nazionale e marcando ancora di più la necessità di affrontare la questione. In primo piano, gli infortuni in itinere, che sono passati da 6.524 nel periodo Gennaio/Settembre 2022 a 6.982 nel 2023. Analizzando per settori, si registrano 6.208 incidenti per industria e servizi, 37 per agricoltura e 737 per attività per conto dello stato. Dei 20 incidenti mortali nel periodo Gennaio/Settembre 2023, 18 sono nel settore industria e servizi e 2 per attività per conto dello Stato.
Le parole di Valiani e Wysocki
Armando Valiani, Segretario Regionale UGL Lazio, e Wladymiro Wysocki, Responsabile UGL Lazio per la sicurezza nei luoghi di lavoro, sollecitano per un miglioramento e una maggiore sicurezza stradale sulla Pontina: “La sicurezza dei lavoratori e dei cittadini del Lazio deve essere una priorità assoluta, con particolare attenzione all’importanza strategica di infrastrutture chiave come, appunto, la Pontina”. Continuano poi le dichiarazioni esprimendo le loro speranze verso il futuro: “Il 2024 deve essere l’anno delle risposte concrete, specialmente per il sud della regione, un territorio nel quale proprio la Pontina potrebbe e dovrebbe diventare l’arteria fondamentale per rilanciare l’economia locale”. Il miglior augurio, per la Pontina, è che il prossimo anno sia di svolta e la vedrà perdere il doloroso titolo di strada più pericolosa della regione.
A cura di Riccardo Corrao