La Lazio conquista tre punti importanti per continuare a sperare nel quarto posto e per prepararsi al nuovo anno con un po’ di ottimismo in più
- articolo di Massimo Catalucci
(Meridiananotizie) Roma, 309 dicembre 2023 – La gara di ieri sera, contro un organizzato Frosinone allenato dal bravo Mister Di Francesco, al 58° sembrava dovesse prendere la solita brutta piega che in questo campionato, purtroppo, troppe volte ha coinvolto la Lazio e l’ha vista soccombere, per poi ritrovarsi a commentare la solita storia, dove per 60 minuti i ragazzi Mister Sarri tengono il pallino del gioco ma poi, ad andare in vantaggio è la squadra avversaria che si porta a casa anche i tre punti.
E invece, ad eccezione dei 5 minuti successivi di un comprensibile sbandamento per un rigore e un conseguenziale gol subiti, grazie anche agli innesti del tecnico biancoceleste che ha sostituito un inguardabile Felipe Anderson (forse avrebbe dovuto farlo prima) con un più dinamico e voglioso Isaksen e un Vecino muscolare, che ha preso il posto di Kamada (dispiace dirlo, un’altra gara incolore la sua non in linea con la sua fama), la Lazio ha saputo reagire e ha iniziato a tirar fuori l’orgoglio di un’aquila ferita che vuole riprendere a volare.
Ed è bastato veramente poco perché dopo circa dieci minuti dallo svantaggio, sale in cattedra Isaksen che dalla destra pennella al centro dell’area di rigore avversaria un cross a parabola su cui si arrampica in cielo Castellanos per andare a colpire la palla di testa e con forza, indirizzarla all’incrocio dei pali alla sinistra dell’estremo difensore del Frosinone, che al 70° può solo vederla entrare in rete.
Grande gesto tecnico che dimostra che il giovane attaccante c’è ed ha numeri da spendere, come quando dopo neanche due minuti dal pareggio, approfitta di uno svarione difensivo della squadra di Mister Di Francesco e rilancia un contropiede laziale centralmente e, arrivato al limite dell’area, con ottima visione di gioco, vede l’inserimento a destra del compagno Isaksen e restituisce il favore, servendolo sulla sua corsa. Un gioco da ragazzi per il danese, piazzare la sfera nell’angolo basso alla destra del portiereavversario. E’ due a zero al 72° ma la Lazio ha ancora fame di gol e che arrivano ma uno viene, giustamente, annullato a Castellanos (peccato, sarebbe stato bello registrare una sua doppietta) per fuorigioco ed un altro, questa volta buono, segnato da Patric che, all’84° si improvvisa Immobile e posizionato sul secondo palo, riceve un cross battuto dalla bandierina del calcio d’angolo sotto la tribuna Monte Mario nei pressi dei distinti nord, ci mette il piatto sinistro e manda la palla in rete per il definitivo 3 a 1 laziale.
Da registrare anche una traversa colpita dal dinamico Isaksen.
Che questa gara, per come si era messa, sia di buon auspicio per il nuovo anno calcistico della S.S. Lazio. Essere andati in svantaggio in malo modo (fortuito e forse dubbio il rigore assegnato frettolosamente al Frosinone per un fallo precedente subito da Guendouzi e non rilevato dall’arbitro), aver saputo reagire e dopo aver ripreso la gara, essere stati in grado di continuare a macinare gioco e a fare gol, è quello che da tempo ci si aspettava da questa Lazio.
Quindi, via il vecchio col il 2023 fin quei visto e avanti con il nuovo anno 2024 per nuove sfide.
Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara
SARRI – “Ci sono due aspetti che mi rendono fiducioso. Siamo andati sotto in maniera discutibile perché non lo meritavamo e poi la reazione dello stadio che invece di fischiare ci ha sostenuto e ci ha portato a quella reazione caratteriale che a volte ci è mancata. Dopo l’1-1 abbiamo comandato e il risultato finale poteva anche essere più ampio“.
“Certi giocatori avevano bisogno di un po’ di tempo, Castellanos è un po’ più adulto, Isaksen è più giovane, ha fatto anche lui veloce perché è già da due mesi che gioca su questi livelli, stanno crescendo, soprattutto Castellanos che aveva un peso da togliersi“.
“Penso che all’inizio della stagione i difensori erano poco protetti, adesso è cambiata la situazione, loro due stanno facendo bene (riferito a Patric e Gila – NDR), l’unica problematica può essere la struttura ma hanno qualità tecniche e velocità anche se giochiamo su un terreno in cui costruire dal basso può sembrare un suicidio”.
“Kamada, per cultura è un po’ più chiuso ed è un po’ più difficile tirargli fuori le cose che non gli funzionano, io ci spero ancora perché a Francoforte è stato un grande giocatore“.
“E’ in un momento non tanto positivo, pensavo avrebbe fatto bene, anche oggi era partito bene, poi ha perso qualche pallone banalmente e si è spento e sono dovuto intervenire nonostante la stima che ho nei suoi confronti” – il tecnico biancoceleste, riferendosi alla prestazione incolore di Felipe Anderon.
DI FRANCESCO – “Difficile da spiegare. Dopo l’1-1 ci siamo un po’ persi, regalando il secondo gol che ha portato la partita dove volevano loro. Peccati di gioventù ma mi girano un po’ le scatole perché facciamo sempre 70′ concedendo nel resto della gara tutto quello che non avevamo concesso prima. Dobbiamo crescere perché non si possono buttare nel cestino partite del genere, anche per superficialità. Mi girano perché se trovi una squadra che ti domina dall’inizio lo accetti, ma nel nostro caso per 70′ la partita era stata ottima“.
Il tabellino della gara
LAZIO (4-3-3): Provedel; Marusic, Patric, Gila, L. Pellegrini (8° st Hysaj); Guendouzi, Rovella (41° st Cataldi), Kamada (21° st Vecino); Felipe Anderson (1° st Isaksen), Castellanos, Zaccagni (41° st Pedro).
A disposizione: Sepe, Mandas, Casale, Basic, Ruggeri, Sana Fernandes.
Allenatore: Sarri.
FROSINONE (3-4-3): Turati; Monterisi, Okoli, Romagnoli; Garritano (33° st Kvernadze), Barrenechea, Brescianini (44° st Bourabia), Gelli; Soulé (44° st Cuni), Kaio Jorge (30° st Cheddira), Harroui (30° st Caso).
A disposizione: Frattali, Cerofolini, Lulic, Reinier, Mazzitelli, Lusuardi.
Allenatore: Di Francesco.
Arbitro: signor Ermanno Feliciani di Teramo
Marcatore: 13° st Soulé (F), 25° st Castellanos (L), 27° st Isaksen (L), 39° st Patric (L).
Note:
spettatori: 40.000 circa (di cui 2.786 tifosi del Frosinone); angoli: 6-1 per la Lazio; ammoniti: 11° st Patric (L), 12° st Sarri (L), 29°’ st Okoli (F), 32° st Barrenechea (F), 33° st Isaksen (F); recuperi: 2′ pt; 6′ st.
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