La Lazio gioca bene ma pecca di ingenuità…ed ora la strada è sempre più in salita in campionato
– articolo di Massimo Catalucci
(Meridiananotizie) Roma, 18 dicembre 2023 – Altro “capitombolo” in campionato per i ragazzi di Mister Sarri che si allontanano sempre di più dal quarto posto che, arrivati a questo punto della stagione, forse, diventa pura utopia, specialmente, se ci si basa sui risultati raccolti in questo girone di andata che sta volgendo alla fine.
In realtà, la distanza che i biancocelesti hanno dalle loro dirette concorrenti, che per il momento stazionano nei pressi della zona Champions, non sarebbe neanche tanta da colmare e con un girone intero da completare, oltre qualche gara ancora da giocare della prima parte di campionato, si potrebbe pensare che c’è ancora tempo e margini per poter sperare in una qualificazione nella coppa europea che conta, per il prossimo anno. Il fatto è che la Lazio vista fino ad oggi, dove la gara persa ieri non fa testo, perché al di là delle amnesie laziali, l’Inter è nettamente superiore come organico e come mentalità, appare aver già tirato i remi in barca, almeno in campionato…Nelle coppe vedremo più avanti fin dove potrà arrivare: Champions League: ottavi di finale; Super Coppa Italiana: semifinale; Coppa Italia: quarti di finale.
Ma in questa Lazio, c’è un’altra cosa che inizia ad insinuarsi nei pensieri di tifosi e critici: che si sia rotto qualcosa in termini di fiducia tra il tecnico e la squadra. Quello che lo fa pensare sono anche le esternazioni del Mister come quelle di poco tempo fa, quando in un’intervista disse che se dovesse rendersi conto di non avere più la fiducia dei suoi ragazzi, sarebbe lui stesso a chiedere a Lotito di cambiare allenatore.
Questa, unita alle sue ultime affermazioni fatte anche nell’intervista di Champions prima dell’ultima sfida del “Girone E” giocata contro l’Atletico Madrid, dove è trapelata una certa arrendovolezza che molti tifosi non hanno gradito, non possono non far emergere, quantomeno, dei dubbi nei tifosi stessi, riguardo una possibile rottura dei rapporti e della stima tra giocatori e allenatore.
Anche l’espulsione di ieri di Lazzari, quando la Lazio era già sotto di due gol e a pochi minuti dalla fine dell’incontro, suona come un campanello d’allarme in casa biancoceleste che fa capire che di tranquillità, nell’ambiente Lazio, ce n’è poca o forse niente. Infatti, l’episodio di ieri del giovane difensore esterno, è stato la classica reazione di frustrazione che, evidentemente, i giocatori vivono quest’anno, dove non riescono a mettere a frutto ciò che di buono lo scorso campionato avevano maturato.
Parlare della gara di ieri serve a poco, perché, sostanzialmente, la Lazio ha giocato una buona gara, fermo restando i due gol regalati per deconcentrazione agli avversari, per cui crediamo, e in questo siamo d’accordo con il tecnico laziale, che sia un problema di testa per i ragazzi biancocelesti e non di condizione fisica, né tecnica e né tattica. E la conferma si è vista, probabilmente, anche quando, ieri, davanti al portiere interista, si sono mangiati gol, praticamente, già fatti.
Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara
SARRI – “Rispetto all’anno scorso basta vedere il numero dei gol degli attaccanti. Il numero di palloni che giochiamo in area sono gli stessi, così come le conclusioni, ma non troviamo il gol. Probabilmente non abbiamo mai avuto gli attaccanti nelle giusti condizioni. La nostra dimensione? Una via di mezzo tra il secondo posto dello scorso anno e quello che stiamo facendo adesso“.
“L’errore di Marusic? La palla va giocata dove si vede, non dove viene indicata dall’avversario. Non basta conoscere le squadre per contenerle, noi giochiamo tanto, creiamo situazioni ma facciamo fatica a trasformarle in gol. Quest’anno siamo sedicesimi per incidenza di realizzazione, l’anno scorso eravamo primi. Bisogna migliorare, abbiamo concluso tre volte in maniera indegna“.
“La partita è stata buona fino al secondo gol. I primi venti minuti del secondo tempo non abbiamo fatto entrare l’Inter in area ma è stata giocata una gara alla pari contro un avversario forte, condizionati da un errore e mezzo. Il pubblico ci fischia per errori passati, ci può stare ma la gara di stasera è una base sulla quale ripartire“.
S. INZAGHI – “Diciamo che queste partite sono le partite che fanno felici gli allenatori. Abbiamo sofferto tutti insieme senza concedere tanto alla Lazio e abbiamo vinto su un campo difficilissimo dove sarà difficile per tutti fare punti”.
“Siamo venuti su un campo difficile, con tanti giocatori importanti a casa come De Vrij, Cuadrado, Sanchez e Dumfries. Siamo stati bravi nelle difficoltà, abbiamo coperto bene il campo. Sull’occasione di Rovella dovevamo essere più bravi perché eravamo in possesso ma è stata l’unica occasione concessa a una squadra che l’anno scorso arrivò seconda non per caso”.
Il tabellino della gara
LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Casale, Gila, Marusic; Guendouzi, Rovella (30° st Cataldi), Kamada (20° st Luis Alberto); Felipe Anderson (35° st Castellanos), Immobile, Zaccagni (30° st Pedro).
A disposizione: Sepe, Mandas, Patric, Hysaj, Pellegrini, Ruggeri, Vecino, Basic.
Allenatore: Sarri.
INTER (3-5-2): Sommer; Bisseck, Acerbi, Bastoni; Darmian, Barella (25° st Frattesi), Calhanoglu (44° st Asllani), Mkhitaryan, Dimarco (25° st Carlos Augusto); Thuram (33° st Arnautovic), Lautaro Martinez (44° st Klaassen).
A disposizione: Di Gennaro, Audero, Sensi, Pavard, Agoumè, Stabile.
Allenatore: S. Inzaghi.
MARCATORI: 40° pt Lautaro Martinez, 21° st Thuram.
ARBITRO: Maresca di Napoli.
NOTE: Espulso al 41° st Lazzari (L) per proteste. Ammoniti: Thuram (I), Barella (I), Casale (L). Recupero: 3′ pt, 6′ st.
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