La proposta della capitale è stata ritirata dalla Federazione Italiana di atletica leggera, il motivo della marcia indietro sarebbe legato alla mancanza dei requisiti minimi.
I motivi
Dopo una candidatura presentata non meno di una settimana fa, è arrivato il no del governo per la candidatura di Roma come città ospitante i mondiali di atletica leggera 2027. Questo clamoroso step back è la conseguenza della mancanza dei requisiti minimi per partecipare a tale selezione: nella lettera presentata il 23 febbraio mancava infatti la garanzia della copertura dei contributi pubblici per l’organizzazione e gli investimenti infrastrutturali, che il governo non è in grado di sostenere.
Le parole di Onorato
Sulla vicenda si è espresso apertamente l’assessore di Roma Capitale ai grandi eventi, turismo, moda e sport Alessandro Onorato: “Il no ai Mondiali di Atletica da parte della presidente Meloni e del ministro Abodi ha un precedente nella Capitale paragonabile solo al no alle Olimpiadi dell’ex sindaca Virginia Raggi. L’ennesima occasione persa per lo sport e per la Capitale. Non sostenere la candidatura presentata da Fidal, Coni e da Roma Capitale con il sostegno del sindaco Gualtieri è stata una decisione irragionevole da parte del Governo”. Queste le dure parole, che vanno a evidenziare come ormai la capitale sia abituata a delusioni sugli eventi sportivi di livello internazionale.
Il rifiuto alle olimpiadi
Ma a cosa si riferisce Onorato citando l’ex prima cittadina di Roma? Poco più di 7 anni fa, un caso simile era finito sulle prime pagine riguardante la candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2024. In quella occasione la candidatura non era avvenuta, ma il tema era a dir poco bollente, e il dibattito fu chiuso da delle dichiarazioni della allora sindaca Virginia Raggi in modo a dir poco brusco: “E’ da irresponsabili dire di sì alla candidatura. Non abbiamo mai cambiato idea, anzi l’abbiamo rafforzata. Ci si chiede di assumere altri debiti per i romani e noi non ce la sentiamo. No alle Olimpiadi del mattone, assolutamente no”. Parole che ora sembra avessero lanciato un malocchio sulla città e sulla sua partecipazione a un qualsiasi tipo di ‘grande evento’.
La risposta della Raggi
In seguito alle dichiarazioni di Onorato di oggi, la risposta dell’ex sindaca non si è fatta aspettare, esprimendo grande dispiacere verso la decisione del governo e anche rispondendo all’assessore: “Ovviamente c’è chi mi tira in ballo senza ricordare che da Sindaca ho lavorato per portare a Roma gli Europei di Atletica 2024 e i Mondiali di nuoto del 2022. Quanto alle Olimpiadi ribadisco: ‘non ci sentiamo di prendere un impegno finanziario che potrebbe gravare in misura imprevedibile sull’Italia nei prossimi anni e potrebbe mettere a rischio i denari dei contribuenti”. Per la cronaca, queste parole furono pronunciate non dalla sottoscritta, ma dal presidente del Consiglio Mario Monti l’11 marzo del 2012, giorno in cui annunciò la rinuncia alla candidatura di Roma per le Olimpiadi. Ovviamente chi mi critica, all’epoca, osannava servilmente il premier Monti e ben si guarda dal tirarlo in ballo”. Alla fine del giorno, anche in questa occasione tutto fumo ma niente arrosto, la capitale è costretta ancora a rimanere ferma e guardare.
A cura di Riccardo Corrao