Contemplare un’opera d’arte, nelle sue infinite forme espressive, ci eleva ad un livello più alto di consapevolezza e di spiritualità
– articolo di Massimo Catalucci
Si è aperta ieri la tre giorni della mostra di pittura dal titolo, “Mandala e Astrazioni: dall’ordine cosmico alla fuga creativa“, delle artiste Tiziana Mignosa e Ingrid Lazzarini.
All’evento inaugurale che si è tenuto presso la Torre Civica della città di Pomezia , luogo in cui si protrarrà la mostra fino a domani 31 marzo, hanno partecipato molte persone, attratte dall’arte pittorica ed espressiva visiva in generale.
Le due artiste hanno molto in comune e seppur si lasciano ispirare da stili artistici diversi, entrambe hanno, in primo luogo, di base un background familiare che ha influenzato molto la loro ascesa artistica, che è stata, è, e sarà sempre un divenire di sperimentazioni e ricerca, fuori anche dai canoni della logica e del tecnicismo, come sta accadendo in questo periodo alle due artiste, che si stanno dedicando alla rappresentazione della realtà che ci circonda, attraverso particolari disegni che vanno osservati con l’animo libero da qualsiasi logica, se si vogliono consapevolizzare i messaggi che trasmettono.
Le tecniche e le regole in qualsiasi ambito della nostra vita, sono elementi di base che ci permettono di organizzare ogni cosa, così come il nostro tempo e la nostra esistenza all’interno del contesto sociale in cui viviamo ma quando si parla di arte, tali principi di base lasciano spazio all’espressione creativa che, come nel caso delle opere rappresentate in questa mostra da Mignosa e Lazzarini, rompe i legami con la logica e la razionalità, per affidarsi a quella parte immaginativa, agli aspetti sensoriali, di cui l’essere umano è dotato, e che permettono di interpretare attraverso le emozioni, tutto ciò che l’universo intero mette a nostra disposizione, elevandoci ad un livello più alto di consapevolezza e di spiritualità.
I mandala di Tiziana Mignosa e le astrazioni di Ingrid Lazzarini, superano le barriere del tempo e dello spazio, della logica e della razionalità e accompagnano l’osservatore in un viaggio fatto di sensazioni ed emozioni.
Ogni forma di arte non può non suscitare un’emozione in colui che ne fa esperienza, seppur come semplice osservatore e quest’ultimo non è mai mai solo passivo in relazione al contesto artistico che sta vivendo ma lo stesso assume il doppio ruolo di spettatore (passivo) e attore (attivo). Potremmo definire questa condizione dell’osservatore con il termine di “Spettattore” (Spettatore e Attore).
Ecco che, l’osservatore assorbe l’onda emozionale o se volete energetica, che gli arriva dall’esperienza che sta vivendo e che s’incontra (spesso inconsciamente) col suo vissuto, dove lo stesso proiettando dentro di sé scene e percependone le sensazioni e le emozioni, avrà una reazione positiva (attrazione) o negativa (repulsione o indifferenza) verso ciò cui si sta relazionando.
Dopo una breve presentazione delle due artiste al pubblico presente all’inaugurazione della mostra, Tiziana Mignosa e Ingrid Lazzarini si sono concesse ai visitatori per assisterli nel tour all’interno delle due sale espositive che, per l’occasione, sono state dedicate, una ai Mandala e l’altra all’Astrattismo.

