Siamo ormai giunti nel periodo primaverile e come ogni anno i padroni di cani devono fare i conti, durante le passeggiate, con i forasacchi. Le spighe di questa graminacea sono pericolose e a volte letali per i cani. Roma purtroppo ne è piena.
Forasacchi
I forasacchi non sono nient’altro che spighe di una tipologia di graminacea. I parchi, vialetti e giardini solitamente sono strapieni di questa pianta nel periodo primaverile. La pericolosità deriva proprio dalla spiga in sé quando si secca. Una volta ingiallita infatti si sparge praticamente ovunque grazie al vento e non solo. I cani, durante la passeggiata, possono aspirare questa spiga o può finirgli nel pelo o nelle orecchie creando danni a volte importanti.
Aree verdi a rischio
Nel periodo primaverile la maggior parte delle aree verdi della Capitale sono piene di forasacchi in sviluppo. È durante il periodo estivo però la fase più pericolosa. “In via Monte Cervialto sono anni che diversi residenti segnalano questa problematica”, denuncia Dino un abitante del quartiere. “Bisogna agire d’anticipo eseguendo numerosi sfalci a volte settimanali al fine di evitare lo sviluppo della spiga”, conclude. “Gli sfalci ci sono ma o troppo tardi oppure saltuariamente”, aggiunge Giovanna, padrona di cane. “In primavera la pioggia influisce pesantemente sulla crescita di questa pianta”, termina.
Il racconto di un residente
“Mi trovavo a in passeggiata con il mio cane quando ad un certo punto ha cominciato a starnutire a raffica”, racconta Dino residente del Nuovo Salario. “Pochi istanti dopo, mentre cercavo di capire cosa avesse, ho realizzato”, aggiunge. “Un forasacco gli era entrato dentro la narice. “In pochi attimi il cane ha cominciato a starnutire sangue e a camminare barcollando”, esclama. “Immediatamente lo ho portato in clinica e dopo una lunga operazione sotto seduzione, è stata rimossa la spiga”, commenta. “Non è possibile vivere con la paura perché nessuno si preoccupa concretamente di questa problematica”, conclude amareggiato.
A cura di Lucio Parlavecchio