I biancocelesti riescono a tamponare la pressione costante del Bayern per quasi tutto il primo tempo ma poi, negli ultimi 8 minuti vanno sotto di due reti…e nel secondo tempo c’è spazio per subire anche il terzo gol
– articolo di Massimo Catalucci
Quello che temevamo, è accaduto.
Al di là del Bayern che è, sicuramente, squadra più attrezzata della Lazio per giocare competizioni di alto livello qual è la Champions League, i biancocelesti ieri hanno pensato solo a difendersi e questo contro una squadra come quella allenata dal Mister Tuchel, non puoi farlo perché il risultato è scontato.
I numeri della gara parlano chiaro, i biancorossi hanno tirato verso la porta difesa da Provedel ben 24 volte prendendone lo “specchio” in 7 occasioni, di cui 3 sono andate a segno, mentre la Lazio non è mai riuscita ad indirizzare la sfera tra i pali della porta avversaria, nelle 7 volte in cui ha calciato a rete, con la clamorosa palla gol di Immobile che di testa davanti al portiere l’ha mandata fuori.
Dopo la Supercoppa Italiana, sfumata anche la Champions, probabilmente, ora per la Lazio rimane solo la Coppa Italia dove è semifinalista e con la quale potrebbe garantirsi, laddove dovesse andare in finale e vincerla, la partecipazione ad una competizione europea per il prossimo anno, anche perché rimane difficile pensare che d’ora in avanti, con un Bologna in formissima e molte altre squadre che la precedono in classifica, la Lazio possa raggiungere, entro la fine di questo campionato, una delle posizioni che permettono il passaggio alle coppe europee.
Questo non vuole essere un pensiero pessimistico per il prossimo futuro della S.S. Lazio ma per quanto visto fin qui, già ad inizio anno i biancocelesti sono partiti male in campionato con due sconfitte di seguito e hanno faticato molto nel loro cammino a trovare la via del gol e in aggiunta, hanno subito molte reti, andando a capovolgere il “trend” positivo dello scorso anno dove invece i biancocelesti riuscivano a segnare ma soprattutto, subivano pochissimi gol.
Questi due mesi e mezzo che sono rimasti da giocare, dovranno anche servire per capire quali direzioni intenderà prendere la Società in ragione di giocatori che dovranno, necessariamente, partire ed altri che dovranno ingaggiati ma funzionali alla Lazio. E anche se il patron Lotitio, così come Mister Sarri, pubblicamente, manifestano il desiderio di continuare insieme, non è da escludere la possibilità che, laddove Sarri non dovesse ricevere dalla società i rinforzi da lui richiesti per potenziare al meglio l’organico per essere competitivi su più fronti (sempre che la Lazio partecipi il prossimo anno ad una competizione europea), non è da escludere un possibile divorzio tra i due.
Vedremo a breve cosa accadrà ma i tempi per muoversi in ottica di una ristrutturazione del parco giocatori, sono maturi e bisogna farlo in tempo per prepararsi al meglio alla prossima stagione calcistica.
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