Tudor con coraggio lascia in panchina Immobile e Guendouzi per una formazione e un modulo inediti. La Lazio vince e convince contro una big del campionato
- articolo di Massimo Catalucci
Chi voleva delle risposte dal nuovo tecnico biancoceleste, le ha avuto subito questa sera. Certo, non si può dire che tutto sia cambiato di punto in bianco da due settimane a questa parte ma è inevitabile che s’è vista già in questa prima uscita laziale, nel dopo Sarri, l’impronta di Mister Tudor.
Un 3-4-2-1 che fin dalle prime battute ma per grande parte della gara, ha messo i biancocelesti nella condizione di chiudere la Juve nella sua area. Forse non sarà solo il modulo, come ha espresso Tudor nelle conferenze stampa pre-gara, ad aver rinvigorito i giocatori laziali ma forse è l’elasticità mentale dello stesso allenatore che è stata recepita come maggiore libertà da parte dei ragazzi biancocelesti che oggi si sentono non più vincolati ad un gioco troppo schematico.
Sicuramente, il modulo di base sarà quello visto stasera ma l’impressione che si è avuta osservando la gara contro la Juve, è che Tudor sia anche “camaleontico”, pronto ad adattarsi in corsa agli eventi che possono manifestarsi durante la gara.
Abbiamo visto spesso stasera, fare lanci lunghi al portiere senza l’ossessione di un palleggio che deve partire per forza dal basso. Palleggio che, comunque, la Lazio ha dimostrato di possedere e questo è tutto merito del precedente allenatore che ha dato il suo imprinting al gioco laziale da questo punto di vista.
Ripetiamo che è presto per trarre conclusioni ma vedere un Kamada stasera correre per tutto il campo, conquistare palloni, fare assist e arrivare al tiro, non ci sperava più nessuno.
Anche il gol, arrivato in extremis qualche secondo prima del 93° su colpo di testa di Marusic imbeccato da un assist di Guendouzi entrato poco prima, quasi fosse una fotocopia di quello in Champions League segnato da Provedel, dimostra che la Lazio aveva voglia di portare a casa questo risultato.
Ora, i tifosi, intervenuti in tanti stasera per uno stadio gremito di gente, si aspettano che quanto visto stasera, non sia un fuoco di paglia. Perché come spesso accade, al cambio di allenatore c’è quasi sempre una reazione positiva, almeno in fatto di impegno.
Non dovremo aspettare molto per scoprirlo…martedì sera ci sarà ancora la Juve nella prima delle due gare di semifinale di Coppa Italia ma questa volta si giocherà all’Allianz Stadium di Torino, con inizio della gara alle ore 21:00.
Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara
TUDOR – “Se doveva essere un film, questo è il migliore: gol all’ultimo secondo, non si può partire meglio”. “Partita interpretata bene dai ragazzi, avevamo poco tempo. Siamo partiti col piede giusto. Marusic come il gol di Provedel? Non credo al destino, alla fortuna o alla sfortuna. Esiste il lavoro, la crescita: le statistiche reggono fino a un certo punto. La domenica è la conseguenza del lavoro fatto. Sono contento per i ragazzi, se si riparte facciamolo in modo serio. Quel gol è veramente per loro”.
“Mi è piaciuto il controllo della gara, la voglia di andare forte, la capacità di soffrire e l’energia della squadra. Cresceremo nell’attacco dello spazio e nell’avere più cattiveria. Meglio però mettere i mattoni e poi crescere col tempo. Ora c’è un’intensità diversa, ma sono soddisfatto. Kamada? Ha fatto una gara importante, mi sembra che questo calcio per le sue caratteristiche sia adatto. Si appica, è duttile e intelligente: mi è piaciuto molto“.
“Sapeva della panchina – Tudor si riferisce a Immobile – era giusto lanciare Castellanos dopo la doppietta. Ma è entrato bene. A me tocca motivarli, poi la cattiveria e la fame è roba loro. Ciro l’ho visto motivato, vuole sfruttare al massimo questi prossimi mesi“. In conclusione il tecnico biancoceleste spende due parole per l’attaccante brasiliano – “È un professionista che non si risparmia, poi ha corsa e qualità. È un giocatore straordinario per me“.
ALLEGRI – “Abbiamo gestito male il finale, non si può prendere gol così. Però non ho nulla da rimproverare ai ragazzi che devono stare sereni e ritrovare la fiducia”.
Centreremo la Champions anche all’ultima giornata se necessario”.
“Ultimamente abbiamo sempre giocato così. Martedì c’è ancora la Lazio in Coppa Italia, riprendiamo il cammino”
“I numeri dicono che stiamo facendo male, ci vuole molta calma. Abbiamo ancora punti di vantaggio sulla quinta: centreremo l’obiettivo della Champions anche all’ultima giornata se necessario. Non ho nulla da rimproverare ai ragazzi, questo è un momento non facile da ribaltare. Martedì affrontiamo di nuovo la Lazio in Coppa Italia. Dispiace perdere negli ultimi 10 secondi, rialziamo la testa e continuiamo lavorare”.
Vogliamo credere che entreremo in Champions, non siamo diventati brocchi tutti insieme. Abbiamo lasciato crossare e gestito male due palloni nel finale. C’è poco da parlare, dobbiamo essere arrabbiati e molto dispiaciuti per aver perso così. Riprendiamo il cammino“.
“Il 4-3-3? Ultimamente abbiamo sempre giocato con questo sistema di gioco. Abbiamo avuto situazioni favorevoli nel finale di primo tempo, dovevamo essere più cattivi. Non si può prendere gol così nel finale. È più il dispiacere per la sconfitta e per come è arrivata“.
“Stiamo lavorando con grande intensità, mettiamo tutto l’impegno. I ragazzi devono essere orgogliosi della prestazione, le cose cambieranno martedì. Pesano gli episodi, ma i numeri dicono che c’è stata solo una vittoria nelle ultime 9. Stiamo in silenzio e ritroviamo fiducia in noi stessi“.
“I nazionali hanno viaggiato, martedì giochiamo ancora. Ho preferito fare scelte diverse in corso ma non è una questione di cambi, non riusciamo a fare risultato nonostante ci siano impegno e professionalità. Le mie 500 panchine in Serie A? Non hanno portato bene a 5 secondi dalla fine… Però siamo in corsa sue due obiettivi, i ragazzi devono stare sereni“.
Il tabellino della gara
Lazio (3-4-2-1): Mandas; Marusic, Casale, Romagnoli, Gila; Kamada (80° Guendouzi), Cataldi (80° Vecino); Felipe Anderson, Pedro (57° Isaksen), Zaccagni (84° Luis Alberto); Castellanos (57° Immobile).
All.: Tudor
Juventus (3-5-2): Szczesny; Danilo, Bremer, Rugani; Cambiaso (63° Weah), Miretti (46° McKennie), Locatelli, Rabiot, De Sciglio (46° Iling); Kean (80° Sekulov, Chiesa ( 68° Yldiz).
All.: Allegri
Arbitro: Colombo
Marcatori: 93° Marusic (L)
Ammoniti: Immobile (L); Iling (J), Weah (J)
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