Gara equilibrata fino all’espulsione al 57° di Pellegrini ma poi l’arbitro ci prende gusto e ne espelle altri due della Lazio che comunque esce a testa alta dall’Olimpico
- articolo di Massimo Catalucci
La Lazio questa sera era scesa in campo con il piglio giusto e avrebbe anche potuto spuntarla con un buon Milan ma al 57° l’arbitro Di Bello, decide di salire in cattedra lui e dare spettacolo, valutando in malo modo un intervento di Pellegrini che si era fermato perché Castellanos aveva ricevuto qualche secondo prima una botta al volto e sanguinava.
Purtroppo l’avversario di Pellegrini non si ferma come lui (grande Fair Play del rossonero) e allora il difensore laziale lo strattona bloccandolo mentre cerca di attirare l’attenzione dell’arbitro sul colpo al naso ricevuto dal suo compagno che sanguinava.
Inutili le proteste dei giocatori biancocelesti in campo e nella panchina, con tutto lo staff tecnico inferocito per una decisione che si sapeva avrebbe compromesso la gara. Infatti, il Signor Di Bello invece di valutare cosa fosse accaduto all’attaccante laziale, magari con l’aiuto del quarto uomo, estrae il secondo cartellino giallo per Pellegrini senza ascoltare nessuno e infischiandosene del fallo precedente rimediato al volto da Castellanos . Automatica l’espulsione per il difensore biancoceleste. Una decisione assurda a dir poco presa troppo in fretta in una gara delicata e con l’attenuante del possibile fallo precedente all’intervento di Pellegrini, subito da Castellanos.
Ma la Lazio, nonostante tutto non demorde e continua a giocare come se fossero ancora undici contro undici e al 74° con Immobile succeduto a Castellanos sfiora il gol del vantaggio per pochi centimetri. La Lazio è viva, nonostante tutto e anche dopo il gol rossonero, subito nel finale di gara all’88°, continua a non darsi per vinta e cerca insistentemente il gol. Al 91° è ancora Immobile che sfiora la rete del pareggio su servizio di Guendouzi, ma il suo tiro in diagonale esce alla destra della porta difesa dal portiere milanista. Dopo un minuto è Cataldi a provarci ma la palla non prende lo specchio della porta avversaria.
Ma la beffa, oltre al danno, per la Lazio deve ancora arrivare, perché al 94° e Al 96° il protagonista assoluto della gara, il Signor Di bello, espelle prima Marusic a cui aveva fischiato contro una punizione (forse per qualche parola di troppo del difensore laziale) e poi, Guendouzi “reo” secondo l’arbitro, di aver reagito strattonando il suo avversario che lo aveva trattenuto a lungo per un braccio per non farlo ripartire in contropiede: rosso diretto per il francese e giallo per il suo avversario.
Si conclude così lo show dell’anno dell’arbitro Di Bello. Una batosta per la Lazio, oltre che per i tre punti persi, per i tre giocatori di cui dovrà fare a meno nella gara successiva di campionato contro l’Udinese.
I ragazzi di Mister Sarri escono dall’Olimpico comunque a testa alta perché questa sera anche quando sono rimasti in inferiorità numerica, fino all’ultimo secondo hanno provato a raddrizzare gli errori del direttore di gara per portare a casa un punto che, per come è andata la partita, avrebbe fatto morale.
Ed ora testa a Monaco. Contro il Bayern sarebbe bello vedere una squadra reattiva come quella vista questa sera e poi, che vinca il migliore.