Niente più “rudere” a Pomezia. Dopo mesi e mesi di polemiche da parte dei genitori e, soprattutto, da parte dell’opposizione, è arrivata adesso la notizia che l’amministrazione comunale ha deciso di fermare l’acquisto dell’immobile contestatissimo situato in via dei Castelli Romani che avrebbe dovuto ospitare gli alunni della scuola elementare Marone. Circa 800 i giovanissimi studenti che si sarebbero dovuti spostare di oltre un chilometro, andando in una strada altamente trafficata e pericolosa.
Da mesi venivano sollevati dubbi non solo sulla tipologia della struttura, ma anche sull’ubicazione, viste le pesanti conseguenze se sarebbero ricadute sul traffico. Ma adesso ecco che è arrivato il dietrofront, per una questione tecnica.
Scuola Marone, ricerca nuovo edificio da rifare
Da piazza Indipendenza è infatti già in moto il meccanismo per far ripartire la ricerca di un nuovo edificio. Verrà infatti pubblicato – anche se ancora non si conosce la data – un nuovo avviso per l’individuazione di una struttura idonea al trasferimento deli studenti della scuola “P. V. Marone” di via della Tecnica per il periodo necessario ai lavori di adeguamento sismico nell’ambito del PNRR.
Le parole del sindaco Felici
“Ho appreso dagli uffici tecnici del Comune di Pomezia il diniego – che condivido – a procedere all’acquisizione dell’immobile sito in via dei Castelli Romani 24 (individuato per ospitare provvisoriamente i ragazzi della scuola Marone). La decisione è stata presa poiché non sono pervenute, entro la data ultima richiesta per la sottoscrizione del contratto preliminare di acquisto, le garanzie finanziarie richieste dall’Amministrazione Comunale alla società proprietaria dell’immobile”, dichiara il Sindaco di Pomezia, Veronica Felici.
“All’Amministrazione comunale dispiace che non ci siano le condizioni per procedere, perché avrebbe rappresentato la risoluzione definitiva del problema e nello stesso tempo un investimento per il futuro di tutta la città. Ad ogni modo, proseguiamo nel portare avanti il nostro progetto e il Comune procederà, quindi, con una nuova ricerca di una struttura idonea sul territorio, entro i tempi previsti dal PNRR”, precisa il Sindaco.
A breve, infatti, il Comune di Pomezia aprirà un nuovo avviso per la ricerca di una struttura che ospiterà in modo provvisorio le classi della scuola Marone, garantendo il rispetto del cronoprogramma stabilito dall’ente.
“La sicurezza e il benessere degli studenti della Scuola Marone – ha proseguito il Primo Cittadino – rimangono al centro delle nostre preoccupazioni. Continueremo a lavorare per trovare la migliore soluzione possibile per gli studenti e per la comunità nel suo complesso. Dunque, continuiamo a valutare se sul territorio esista una struttura idonea e ottimale che possa anche essere acquisita al patrimonio del Comune. L’interesse per il benessere dei ragazzi della scuola Marone e di tutti i cittadini è sempre stato l’unico obiettivo verso il quale l’amministrazione comunale si è rivolta e si sta rivolgendo”. “Questa amministrazione comunale si impegna, inoltre, a mantenere la trasparenza e a informare regolarmente i cittadini sui progressi riguardanti il progetto di adeguamento sismico della Scuola Marone”, ha concluso il Sindaco di Pomezia.
L’opposizione: ennesimo fallimento della Giunta Felici
Il consigliere regionale (ed ex sindaco) Zuccalà: “A rischio i fondi PNRR”
Sulla questione è intervenuto anche Adriano Zuccalà, sindaco della passata amministrazione e ora consigliere regionale e capogruppo M5s alla Pisana. “Dopo aver tenuto in stallo per mesi la città, le famiglie degli oltre 700 studenti della scuola Marone e tutto il personale scolastico, oggi la sindaca di Pomezia Felici dichiara ufficialmente il totale fallimento della sua amministrazione e della sua azione politica. Il comune rinuncia all’acquisto del rudere di via dei Castelli Romani, perché – si legge in un comunicato – non sarebbero pervenute le garanzie richieste per l’acquisto”, dichiara Zuccalà.
“Solo tempo perso”
“Dopo 6 mesi dall’aggiudicazione del bando, pubblicato in fretta e furia a ottobre 2023, si accorgono ora che la società non offriva garanzie adeguate? La sindaca aveva dichiarato ai quattro venti che entro la fine del 2023 gli studenti sarebbero stati trasferiti nell’immobile completamente ristrutturato, salvo poi spostare la data a fine marzo 2024 e poi a giugno. Ma non solo, aveva dato la sua parola alla città intera sminuendo più e più volte gli interventi delle opposizioni e le manifestazioni dei genitori. In sei mesi non ha fatto altro che perdere tempo, evitare il confronto pubblico, far saltare commissioni e consigli comunali, fino a rimanere senza maggioranza e con la Giunta dimezzata”, prosegue l’ex sindaco.
Zuccalà reputa sbagliata anche la scelta di avviare le procedure per la pubblicazione di un nuovo avviso per la ricerca di un altro immobile da acquisire a patrimonio comunale, ironizzando sulle decisioni del sindaco e dalla maggioranza. “E oggi – tuona Zuccalà – cosa fa? Dichiara pubblicamente il fallimento della sua azione politica e amministrativa, ma invece che assumersi la responsabilità di aver perso su tutta la linea e fare un passo indietro per il bene della città, rilancia sulla ricerca di un altro immobile. La sindaca Felici non ha ben chiaro il suo ruolo e il suo lavoro, pensa forse di essere un’agente immobiliare? Vuole passare la sua legislatura a cercare immobili? Non è questo che merita Pomezia e non è questo che si aspettano gli studenti della scuola Marone e le loro famiglie: a forza di correre dietro ai palazzi rischiamo di perdere definitivamente i fondi PNRR che devono essere utilizzati entro e non oltre il 2026. Cara sindaca, è già tardi, e la colpa è solo tua e della tua mezza maggioranza. La soluzione c’è ed era già bella e pronta quando sei arrivata: moduli ad uso scolastico da installare in centro. È ora di pensare alla città e alla sicurezza dei nostri concittadini più giovani”.
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Riccardo Corrao