Il popolo laziale si stringe intorno all’ex tecnico Sven-Göran Eriksson, oggi all’Olimpico dopo le sue dichiarazioni sulla sua salute. Previsti circa 50.000 spettatori
- articolo di Massimo Catalucci
Lo stadio Olimpico questa sera sarà, come già accaduto in occasione di Lazio Empoli quando si è festeggiato il 50° anniversario dal primo scudetto laziale, un tripudio di colori biancocelesti e lo sarà, soprattutto, per salutare l’ex tecnico della S.S. Lazio 1900, Sven-Göran Eriksson.
Sven-Göran Eriksson, l’allenatore più vincente della storia della S.S. Lazio 1900
Lo svedese, dopo le sue dichiarazioni pubbliche dove ha dichiarato di essere affetto da una malattia aggressiva e di essere in una fase terminale (anche se noi vogliamo credere che possa accadere il miracolo), ha accettato l’invito della società laziale di partecipare all’ultima gara di campionato in programma questa sera tra Lazio e Sassuolo, per ricevere l’abbraccio del “suo” pubblico che lo ha amato e lo ama per l’impresa sportiva storica che ha fatto a cavallo tra la fine degli anni ’90 e l’inizio del nuovo millennio.
Sven-Göran Eriksson è stato l’allenatore più vincente fino ad oggi, in 124 anni di storia biancoceleste, portando la Lazio fin sul tetto dell’Europa, vincendo Scudetto (1999/2000), Coppa delle Coppe (1998/1999), Super Coppa Uefa (1999/2000), Coppa Italia (1997/1998 – 1999/2000) e Super Coppa italiana(1998/1999 – 1999/2000) e senza trascurare che era anche arrivato in finale (1997/1998) di Coppa Uefa (oggi Europa League), purtroppo, in questo caso persa contro l’Inter.
Insomma, quello che ha fatto Sven-Göran Eriksson alla Lazio è storia ed oggi l’abbraccio dei suoi tifosi, del suo pubblico, è l’omaggio che il popolo laziale vuole rendere prima alla persona e poi al tecnico. Una persona speciale, sempre elegante, mai fuori dalle righe, un vero “Signore”, che anche in questo difficile momento della sua vita, sta dimostrando di essere sostanza e non apparenza e forse, proprio per queste sue peculiarità, non poteva non approdare nella gloriosa società sportiva capitolina delle aquile biancocelesti.
La gara tra Lazio e Sassuolo
Ma oggi la Lazio ha anche un compito molto importante, quello di confermare la sua partecipazione in campo europeo per il prossimo anno e per farlo, avrà bisogno di almeno un punto per entrare di diritto nel torneo dell’Europa League, la seconda coppa europea on ordine di importanza dopo la Champions, ormai svanita e che rimane una possibilità solo per la Roma (che chiuderà sesta il campionato), sempre che l’Atalanta non finisca questa stagione di Serie A, quarta classificata.
Mister Tudor, riproporrà una squadra muscolare, con Vecino, Kamada e Castellanos che faranno a sportellate nell’uno contro uno e un Zaccagni pronto a portare scompiglio tra le maglie della difesa avversaria.
In difesa, davanti a Provedel, ormai recuperato del tutto, Gila, Romagnoli e Marusic, cercheranno di blindare la porta biancoceleste, mentre sulle vie laterali agiranno Pellegrini e Hysaj, con Rovella perno di centrocampo.
Oggi, non sarà facile perché il Sassuolo, ormai già retrocesso, giocherà senza pressioni e questo è il pericolo maggiore, si veda il Milan di ieri contro la Salernitana già in B , risultato finale 3 a3.
Bisogna vincere per la classifica e per il posto in Europa League; per dare un segnale di continuità con il nuovo allenatore Tudor; per il popolo laziale; per Sven-Göran Eriksson.
Le dichiarazioni degli allenatori nel pre-gara
TUDOR – “Una partita importante perché è tutto aperto e vogliamo fare una buona gara. Mi aspetto la Lazio migliore possibile contro una squadra già retrocessa, ma io non mi fido mai di niente e nessuno. L’abbiamo preparata per dare il massimo“.
“Il calcio di Gasperini lo conosciamo bene tutti, da anni fa bene lui come allenatore e anche la società. E’ un modello da seguire per avere una squadra di quel livello. E’ un progetto per dare una certa idea e di importanza alla squadra, ma non solo in Italia, anche in Europa e nel mondo. Nella rosa c’è gente che è perfetta, gente che può stare e gente che fa più fatica. Io però faccio i complimenti a tutti i ragazzi perché si sono messi a disposizione sempre e hanno sempre dato il massimo, siamo arrivati fino a questa partita bene. Poi ci siederemo e faremo le nostre valutazioni”.
“Penso non ci sia mancato nulla, anzi abbiamo fatto tante buone cose facendo bene dalla prima all’ultima gara, poi non si possono vincere tutte, non ci riescono neanche City e Real Madrid. Sono contento del lavoro fatto e fiducioso per il futuro, c’è una buona base per fare bene. Il bilancio è positivo. tutti i club vogliono giocatori forti e giovani. Tutti vogliono giovani fenomeni che ti portano subito a fare risultato. Bisogna essere bravi a scegliere bene, a quel punto si farà una bella stagione, sennò non si fa bene. La bravura è quella che fa la differenza. Vedremo se saremo in grado di fare il lavoro sul mercato in modo giusto e far contenti tutti quanti“.
“Kamada vuole rimanere, in questi giorni si vedrà con la società e cercheranno di rinnovare. Speriamo che questa cosa si concluda il primo possibile”.
BALLARDINI – “Abbiamo il dovere di fare una partita dignitosa o sarebbe una mancanza di rispetto per tutti. Vogliamo fare una buona partita perché è giusto così e abbiamo tante motivazioni. Il mio ricordo della Lazio? Nel periodo in cui ero lì c’era tanta confusione, c’erano 16 giocatori fuori rosa, liti per i contratti… Era una situazione complicata da affrontare, tant’è che dopo quella stagione mi pare cambiarono 15-16 giocatori. Infortunati? Berardi e Castillejo. Matheus Henrique è squalificato, Consigli non si è allenato perché aveva la febbre. Gli altri sono tutti convocati”.
“Cosa mi aspetto dalla Lazio? Hanno una rosa altamente competitiva, una squadra di grandi qualità tecniche e fisiche. Con Tudor hanno messo più aggressività e fisicità nella partita. Cercano di più l’uno contro uno. È una squadra che ha un impatto più fisico rispetto a prima. Con Sarri erano più bravi a coprire la palla, in quest’ultimo periodo sono bravi a coprire il campo e vanno molto più aggressivi in zona palla. Domani (Oggi – NDR) presenteremo una formazione competitiva”.
Le probabili formazioni
LAZIO (3-4-2-1): Provedel; Marusic, Romagnoli, Gila; Hysaj, Vecino, Rovella, Pellegrini; Kamada, Zaccagni; Castellanos.
A disp.: Mandas, Renzetti, Lazzari, Cataldi, Guendouzi, Isaksen, Pedro, Luis Alberto, Felipe Anderson, Immobile, Gonzalez.
All.: Tudor.
SASSUOLO (5-3-2): Cragno; Missori, Erlic, Kumbulla, Ferrari, Doig; Boloca, Lipani, Thorstvedt; Laurienté, Pinamonti.
A disp.: Consigli, Pegolo, Toljan, Pedersen, Viti, Tressoldi, Racic, Obiang, Bajrami, Volpato, Mulattieri, Ceide, Defrel.
All.: Ballardini.
La squadra arbitrale, VAR e AVAR
Arbitro: Paride Tremolada della sezione di Monza
Assistenti di linea: Stefano Del Giovane di Albano Laziale e Davide Moro di Schio
IV Uomo: Giuseppe Collu di Cagliari
VAR: Matteo Gariglio di Pinerolo
AVAR: Marco Serra di Torino
Dove seguire la diretta TV e in Streaming
La gara Lazio-Sassuolo, valida per la 38esima ed ultima giornata del Campionato di Serie A TIM, si disputerà allo Stadio Olimpico nella Capitale, con fischio d’inizio alle ore 20:45. Sarà possibile vedere la diretta TV sui canali DAZN e in Streaming sulle piattaforme internet DAZN scaricando gratuitamente l’app specifica sui dispositivi pc, smartphone e tablet, Smart TV.
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