Baroni: “Abbiamo preso due brutti gol. Dobbiamo essere più concreti e migliorare nelle due fasi. Questa partita ci servirà per migliorare”
La Lazio cade al Dacia Stadium di Udine dopo 11 anni, dove non perdeva una gara. I ragazzi di Mister Runjaic, hanno messo subito alle strette i biancocelesti dai primi minuti della gara, apportando un pressing alto nella metà campo avversaria e riuscendo ad andare in vantaggio al 5° di gioco, un po’ con la complicità della terna arbitrale che non è stata impeccabile nella gestione di un “fuorigioco-non fuorigioco” (dubbio poi risolto poi con la tecnologia VAR), ma molto con la complicità della linea difensiva laziale che in questi casi, come si insegna fin dalle scuole calcio, non si sarebbe mai dovuta fermare fino a quando l’azione non si fosse conclusa.
Invece, la linea difensiva laziale, si è messa in posa per un bel “selfie”, scattato, metaforicamente, da Lorenzo Lucca che di testa, su uno splendido traversone d’esterno destro di Thauvin, partito dalla fascia destra d’attacco friulana, si è avventato sulla palla colpendola forte di testa e indirizzandola all’incrocio dei pali della porta difesa da Provedel che ha solo potuto osservare la sfera entrare in rete.
La Lazio soffre l’aggressività dell’Udinese, ma poi riesce a rientrare in partita e a creare qualche pericolo agli avversari anche se i tiri verso la porta sono tutti fuori bersaglio. L’Udinese rischia solo al 3° minuto di recupero della prima parte di gara, quado Zaccagni da calcio d’angolo mette la palla in area avversaria che viene spizzata di testa da Lucca che, se non fosse stato per un suo compagno posizionato sulla linea di porta, avrebbe siglato un’autorete per il pareggio laziale.
Si va a riposo con l’Udinese in vantaggio di una lunghezza, ma nella ripresa, purtroppo, la gara rinizia con lo stesso trend dei primi minuti della prima parte del match: pressing e aggressività dei friulani, con i ragazzi di Mister Baroni che restano a guardare e complice la loro staticità e la loro incapacità di contrastare le penetrazioni centrali degli avversari, al 49° Thauvin sale in cattedra e fa tutto da solo, parte da centrocampo e arriva indisturbato davanti a Provedel che trafigge con una “puntata”, per il momentaneo 2 a 0 per i padroni di casa.
La Lazio segnerà nei minuti di recupero finali, con un “tapin” sotto rete di Isaksen, entrato nella ripresa al posto di Noslin: il biondo attaccante laziale raccoglie una respinta del portiere avversario dopo un tiro in porta di Castelanos e la calcia in rete per il definitivo 2 a 1.
La gara nei numeri
Partendo dall’assunto che ieri, quasi tutti i giocatori in campo della Lazio hanno giocato sotto la sufficienza con eccezione, forse, di Lazzari e Castellanos, se andiamo a leggere la gara nei numeri, ci accorgeremmo che la Lazio ha battuto 13 calci d’angolo contro 4 degli avversari; ha tirato 17 volte in porta prendendone lo specchio 5 volte, contro 8 tiri dell’Udinese, di cui solo 3 sono andati in porta (2 in rete).
Stando a questi numeri che confermano anche quanto accaduto nella precedente gara, la Lazio sta dimostrando, almeno da un punto di vista della volontà di andare a rete, una tendenza positiva rispetto lo scorso anno. E forse, dovremo fare leva su questi numeri per guardare positivamente al futuro, considerando che serve solo un po’ più di attenzione nell’approccio iniziale della gara, in particolare dal fischio d’inizio, sia nella prima parte che nella ripresa. A questo aggiungiamo che, i nuovi acquisti necessitano ancora di qualche gara per amalgamarsi, per cui siamo sicuri che già dalla prossima gara, dove ci sarà un avversario dal nome pesante, il Milian e dove i biancocelesti giocheranno in casa, ci sarà l’opportunità di vedere un’altra squadra dal punto di vista dell’attenzione, rispetto a quella vista, in tal senso, in queste due prime gare di campionato.
Certo, sarà una gara difficile sotto molti punti di vista, perché arriverà nella Capitale una squadra strutturata per vincere, ma che in queste prime due gare di campionato ha raccolto solo un punto in casa contro il Torino (2-2) e perso ieri a Parma per 2 a 1.
D’altra parte ieri, anche Zaccagni che, solitamente, è sempre sul pezzo, concentrato, dinamico e incisivo, non ha fatto la differenza. Una gara ci può stare che si possa essere disorientati, anche in ragione di un organico che è cambiato molto, così come il modo di pensare e fare calcio, con l’avvento di Mister Baroni, per cui ci si deve adattare e amalgamare. D’altra parte, nelle prime giornate del campionato ci sono sempre state delle sorprese, vedi Milan, Inter e Napoli su tutte.
Quindi, contestare la Società, i giocatori e l’allenatore non servirà a molto se non a creare malumori e dare l’opportunità a chi non ama la Lazio, di cavalcare l’onda del malcontento e cercare di amplificarlo per sviluppare destabilizzazione nel quartier generale di Formello, facendo nascere nervosismo nel gruppo che invece deve lavorare sereno e deve essere sostenuto dai propri tifosi, a prescindere.
Ciò non significa che le critiche non debbano essere mosse verso la squadra e la società, quando oggettive, ma esagerare in questo momento, farebbe solo il male della S.S. Lazio.
Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara
– “Sono molto soddisfatto per l’approccio che abbiamo avuto. Abbiamo giocato in maniera aggressiva e difeso bene per oltre 90’. Rispetto alla nostra passività di Bologna, stavolta abbiamo cercato di avanzare maggiormente, dobbiamo ancora però cercare di aumentare l’intensità per dei tempi più lunghi. Abbiamo lottato tutti insieme, c’è la sensazione che che in casa in questa stagione vinceremo altre partite.”
BARONI – “Abbiamo preso due brutti gol.Dobbiamo essere più concreti e migliorare nelle due fasi. Questa partita ci servirà per migliorare”.
“Appena l’assistente alza la bandierina la squadra ha lo sguardo su di lui. È un’ingenuità che non si deve commettere“.
“La partita è stata condizionata dai due gol subiti per colpa nostra : anche se l’assistente sulla prima rete ha alzato la bandierina, non dovevamo fermarci perché c’era solo Luccain area con 4 difensori. Nel raddoppio, ci siamo fatti portare via la sfera due volte da Thauvin a centrocampo”.
“La squadra deve essere più concreta nelle due fasi. Dobbiamo giocare con maggiore velocità, cambiare fronte, abbiamo crossato infruttuosamente 30 volte e siamo entrati in area 48 volte. Quanto all’inserimento dei nuovi, ci vuole tempo e sono convinto che presto andranno in campo con profitto. Dobbiamo prima cambiare qualcosa nella manovra che deve essere più efficace“.
Il tabellino della gara
Udinese-Lazio 2-1 (primo tempo 1-0)
Udinese (3-4-2-1): Okoye; Perez, Bijol, Giannetti (30° st Kabasele); Ehizibue, Karlstrom, Payero (20° st Lovric), Kamara; Thauvin (30° st Zarraga), Brenner (20° st Ekkelenkamp); Lucca (38° st Davis).
All.: Runjaic
Lazio (4-3-3): Provedel; Lazzari, Casale (1° st Patric), Romagnoli, Marusic (36° st Hysaj); Guendouzi, Vecino, Dele-Bashiru (15° st Dia); Noslin (15° st Isaksen), Castellanos, Zaccagni (36° st Tchaouna).
All.: Baroni
Arbitro: Doveri
Ammoniti: Giannetti, Kamara, Payero (U) Romagnoli (L)
Espulsi: Kamara (U)
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