(Meridiana Notizie) 3 ottobre 2024 – Una scuola non sufficientemente attrattiva per i giovani, per mancanza di prospettive e in cui il successo o meno negli studi dipende spesso dalla regione o, nelle grandi città, dal quartiere di provenienza. È la fotografia emersa in occasione del convegno “Dispersione scolastica: dai dati alle buone pratiche”, organizzato al Senato dal Tavolo delle associazioni contro la dispersione scolastica e le povertà educative.
Per Adriano Bordignon, Presidente Forum delle Associazioni Familiari, “ Gli ultimi dati sulla dispersione scolastica evidenziano un miglioramento rispetto agli anni precedenti, ma non è ancora sufficiente. Il 9,4%, è una percentuale ancora alta, se si pensa che quel numero raccoglie figli e figlie di questo Paese, che decidono di abbandonare la scuola e che non riusciamo a recuperare. Se a questo si aggiungono i dati sulla dispersione implicita (6,6% nel 2024), migliori rispetto al passato, risulta però evidente che ancora c’è tanto da fare”.
“Come Forum delle Associazioni Familiari- ha proseguito Bordignon- abbiamo ribadito fiducia nella scuola italiana che deve tornare ad essere il cuore pulsante dei nostri quartieri e delle nostre città.
Perché ciò avvenga è necessario investire ancora di più, prevedendo un numero adeguato di alunni per classe, per garantire a tutti la possibilità di imparare secondo le proprie attitudini e le proprie potenzialità; la promozione di programmazione personalizzata, che tenga conto della specificità di ogni studente; una reale corresponsabilità scuola-famiglia; un accesso ai libri di testo, anche online, agevolato dalla gratuità, almeno per tutto l’obbligo scolastico (16 anni) e da buoni scuola adeguati fino al completamento del percorso di studi secondari di II grado o al completamento dell’obbligo formativo. Appare inoltre necessaria una ricognizione delle iniziative per il diritto allo studio presenti in tutta Italia, programmando interventi per quelle regioni italiane che non prevedono o prevedono insufficienti fondi per i buoni libro dal primo anno di scuola secondaria di secondo grado in poi. Infine, chiediamo di investire sull’edilizia scolastica, perché le scuole siano sicure, nonché ambienti di apprendimento accoglienti e inclusivi. Disparità e dispersione scolastica vanno troppo spesso a braccetto”.
Il Tavolo delle associazioni contro la dispersione scolastica e le povertà educative riunisce una ventina di organizzazioni di differenti orientamenti: Movimento politico per l’unità dell’Italia, rivista Città nuova, Adi, Aimc, Andis, Anp, Cgd, Cidi, Diesse, EdU, Federazione dei Giovani democratici, Fism, Forum nazionale delle Associazioni familiari, Forza Italia Giovani, ISACpro-Rete Insegnanti Italia, Mce, Movimento studentesco di Azione cattolica, Proteo Fare Sapere, Uciim, Istituto universitario Sophia di Loppiano. L’obiettivo è contrastare il fenomeno della dispersione scolastica esplicita, riguardante i ragazzi che abbandonano gli studi, ed implicita, ovvero la mancanza di competenze di base e le povertà educative, che minano il futuro degli studenti più fragili e disagiati.
Al convegno, moderato da Sara Fornaro, giornalista della rivista Città Nuova, e Silvio Minnetti (Mppu Italia), sono intervenuti: il sen. Antonio De Poli; Paola Bortoletto, presidente Andis; Francesco Lotito, rappresentante del Msac; Raffaela Milano di Save the Children, Giuseppe Di Fazio giornalista e scrittore;Marco Rossi Doria, già Sottosegretario all’Istruzione, presidente dell’impresa sociale “Con i bambini”; l’on. Irene Manzi, presidente dell’Intergruppo parlamentare su Dispersione scolastica e povertà educative; Paola Frassinetti, sottosegretaria all’Istruzione e al Merito; Michele De Beni, docente dell’Istituto universitario Sophia di Loppiano e Argia Albanese, presidente Mppu Italia.
(a cura di Domenico Colotta)