“I dati di Confindustria sul mercato del lavoro italiano sono particolarmente incoraggianti. Nel 2024 il tasso di disoccupazione si attesta al 6,5% mentre nel 2025 calerà ulteriormente al 6%. Si tratta di un segnale positivo che fotografa l’impatto di misure come il supporto per la formazione e il lavoro. Le politiche attive, gli incentivi alle assunzioni, unitamente all’agevolazione della flessibilità in uscita e agli investimenti nelle politiche industriali, rappresentano fattori cruciali per un rilancio dell’occupazione nel medio e lungo periodo e per affrontare sfide come il calo demografico e il progressivo l’invecchiamento della popolazione. È fondamentale puntare sulla sinergia fra pubblico e privato e sulla riforma dei centri per l’impiego per implementare la riqualificazione professionale, superare il disallineamento fra domanda e offerta di lavoro e intercettare la richiesta di nuove competenze da parte delle imprese. Al contempo, occorre potenziare la contrattazione collettiva, uno strumento indispensabile per riaffermare il diritto al lavoro e a un lavoro dignitoso come sancito dall’art. 36 della Costituzione. L’UGL auspica la prosecuzione del tavolo di confronto fra istituzioni e le parti sociali per discutere delle profonde trasformazioni in atto nel mondo del lavoro ma anche della necessità di rafforzare le tutele dei lavoratori”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito alle stime contenute nel rapporto di previsione del Centro Studi di Confindustria.
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