“I dati preliminari diffusi da Eurostat, che segnalano un calo dell’inflazione nell’area euro all’1,8% a settembre, rispetto al 2,2% di agosto, rappresentano certamente un segnale incoraggiante. Tuttavia, non possiamo abbassare la guardia. L’aumento dei prezzi nei settori fondamentali, come i servizi (+4%) e i beni di prima necessità quali cibo, alcolici e tabacchi (+2,4%), continua a pesare sulle famiglie italiane e sui lavoratori, già colpiti da una riduzione del potere d’acquisto. È fondamentale che il Governo e le istituzioni europee adottino misure concrete per sostenere i redditi delle famiglie e tutelare il potere d’acquisto dei lavoratori, soprattutto nelle categorie più vulnerabili. Come UGL, chiediamo un intervento deciso per contrastare l’aumento del costo della vita, incentivando politiche di welfare efficaci e favorendo la crescita dei salari. Solo così sarà possibile garantire un miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori e una ripresa economica realmente inclusiva”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale UGL, commentando la stima preliminare Eurostat.
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