I biancocelesti vincono anche in casa del Twente trascinati dall’evergreen Pedro che apre le marcature con Isaksen che firma il due a zero
- articolo di Massimo Catalucci
C’è un ”folletto” in mezzo al campo tra le fila della Lazio con il numero 9 sulle spalle, che dall’alto delle sue 37 primavere, ha energia da vendere e l’entusiasmo di un giovane calciatore alle sue prime esperienze da professionista.
Il suo nome è Pedro, un calciatore che ha vinto tutto in carriera e che ora sta rivivendo una seconda giovinezza divenendo un punto di riferimento nello spogliatoio, fuori e dentro al campo, quando viene chiamato da Mister Baroni a dare il suo prezioso contributo.
E a parte la sua tecnica sopraffina e la capacità di lettura del gioco, ieri Pedro si è dimostrato anche suggeritore in campo del tecnico che era in panchina.
Lo ha dimostrato quando, al momento della sua sostituzione, accortosi che Tchaouna stava dando in incandescenza (giustamente per degli insulti razzisti), ha deciso di rimanere in campo per evitare che lo stesso attaccante ciadiano, naturalizzato francese, compromettesse la gara dei biancocelesti, magari facendosi espellere per possibili reazioni con gli avversari.
Fatto il giusto elogio a Pedro, dobbiamo dire che la Lazio sta sempre più dimostrando di essere un gruppo compatto e soprattutto, con una sua idea ben chiara di gioco. Ieri non era per nulla una partita facile, anche perché i biancocelesti, pur in superiorità numerica per circa 3/4 di gara, non riuscivano a siglare il secondo gol, dopo il primo siglato da Pedro, con una bellissima azione manovrata sulla fascia destra con Vecino “assist man“.
Le azioni per andare a rete sono state molte, con due pali colpiti rispettivamente, al primo tempo con Marusic su un tiro/cross in area; e al secondo tempo con Pellegrini (ottima la sua prova) che imbeccato con un traversone da destra, al volo scheggia l’incrocio dei pali dal vertice dell’area “piccola” del portiere avversario.
Comunque, la Lazio contro il Twente, ha sempre avuto in mano il “pallino” del gioco, anche se per chiuderla definitivamente, ha dovuto attendere quasi fine gara quando, con un contropiede innescato sempre dall’evergreen Pedro che dalla propria metà campo, lancia in porta sulla corsia di destra Dele-Bashiru, che arrivato in area di rigore olandese, appoggia al centro per l’accorrente Isaksen per il più classico dei “tap-in”, con la palla che si deposita in rete.
Ora, testa di nuovo al campionato, con il Genoa che farà visita alla Lazio, allo Stadio Olimpico della Capitale, domenica prossima, per la gara valida quale IX giornata di Campionato.
Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara
OOSTING – “Preferisco non parlare dell’arbitro, io sono abituato a guardare il mio gioco. Il resto degli episodi li hanno visti tutti. La Lazio? Ho la stessa opinione di prima, è una squadra top, partecipa anche sempre alla Champions League“.
“Non ho sentito nulla dal campo (riferito ai cori razzisti nei confronti di Tchaouna – NDR), ho visto che lui faceva gesti contro il pubblico. I cori razzisti sono orribili, siamo nel 2024, non voglio avere niente a che fare con questo“.
BARONI – “La squadra ha preparato bene la partita, sono gare complicate. Qui c’è un ambiente difficile con una squadra giovane. Anche nel momento in cui eravamo in superiorità numerica ho detto ai ragazzi che mi aspettavo una gara di personalità. Sono molto contento per Gigot, che ha carisma e carattere ed è un giocatore forte. Dele-Bashiru non è una sorpresa, bisogna dargli tempo, è arrivato in un ambiente diverso, ma ha delle qualità e farà una crescita esponenziale”.
Siete una squadra propositiva, i tuoi giocatori sono felici
“Mi fa piacere (il MIster ride, quando il giornalista gli fa notare che la sua squadra è propositiva, e i suoi giocatori sono felici – NDR), credo che la squadra debba avere una parte di emotività. La squadra deve trasmettere emotività ai tifosi, si può perdere ma non si può mai sbagliare la prestazione. Sono contento, stiamo facendo una proposta, anche la partita con la Juve mi ha convinto. La squadra ha pressato da subito, loro venivano da due grandi partite in Europa. Adesso testa al campionato”.
“Ci sono state delle situazioni casuali, ma in altre dobbiamo fare meglio. Noi ci giochiamo tutto su ogni pallone, se vai dentro alla ricerca di questo trovi la bellezza. C’è stato un momento oggi in cui abbiamo rallentato il palleggio, subito loro hanno preso campo. Questo non deve avvenire. Quando ho deciso di mettere due attaccanti ho detto alla squadra che si poteva fare, a condizione che tutti si sacrifichino e che la squadra corra in avanti. La squadra ricerca questo, c’è tanto lavoro da fare, ma per adesso siamo contenti. Mi piace stimolare la squadra, li provoco un po’ ma recepiscono. Questo gruppo deve difendersi attaccando”.
“Credo che abbia percepito degli ululati, è rimasto male (riferito a Tchaouna – NDR). È un tema che non mi piace esporre, non è il contesto giusto, abbiamo cercato di tranquillizzarlo. anche i nostri tifosi ieri sono stati trattenuti in albergo, sono situazioni spiacevoli. La prestazione la regaliamo ai nostri sostenitori”.
Il tabellino della gara
TWENTE – LAZIO 0-2 (primo tempo 0-1)
Marcatori: 37° p.t. Pedro (L), 42° s.t. Isaksen (L)
Assist: 37° p.t. Vecino (L), 42° s.t. Dele-Bashiru (L)
TWENTE (4-2-3-1): Unnerstall; Van Rooij, Hilgers, Bruns, Salah-Eddine (dal 35° s.t. Ltaief); Regeer, Vlap (dal 17° s.t. Eiting); Van Wolfswinkel, Steijn (dal 17° s.t. Besselink), Van Bergen (dal 13° p.t. Tyton); Lammers (dal 1° s.t. Kuipers).
All.: Oosting.
LAZIO (4-2-3-1): Mandas; Marusic, Gigot (dal 31° s.t. Patric), Romagnoli, Pellegrini; Vecino (dal 19° s.t. Rovella), Dele-Bashiru; Tchaouna (dal 43° s.t. Gila), Pedro, Zaccagni (dal 19° s.t. Castellanos); Dia (dal 31° s.t. Isaksen).
All.: Baroni
Arbitro: sig. Nikola Dabanović (Mng)
Ammoniti: 18° s.t. Van Wolfswinkel (T), 23° s.t. Van Rooij (T), 24° Bruns (T), 26° s.t Vlap (in panchina)(T)
Espulsi: Unnerstal 11°p.t. (T)
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