“Caterpillar” Tavares, devastante. Noslin sfodera la magia ed apre le marcature. L’evergreen Pedro la chiude e Vecino, da un delizioso assist del solito Tavares, di testa firma il terzo gol biancoceleste
- articolo di Massimo Catalucci
La Lazio rifila un tris all’ostico Genoa che non era sceso all’Olimpico nella Capitale per interpretare il ruolo dell’agnello sacrificale. E infatti la Lazio ha faticato un po’ per trovare i primo gol con una bellissima giocata, tra l’altro, di Noslin.
I biancocelesti non riuscivano a trovare il giusto pertugio per sfondare centralmente, per la bravura dei ragazzi di Mister Gilardino che avevano preparto bene la gara, bloccando di fatto Castellanos e Dia.
Ma La Lazio di quest’anno, ha soluzioni e alternative che l’anno scorso si potevano solo immaginare. Ha cominciato a lavorare a i fianchi l’avversario e su uno strappo di 60 metri di campo con al palla al piede, quel devastante caterpillar di Tavares, al 21° del primo tempo s’invola sulla fascia e lascia il deserto dietro di Sé, fino all’area di rigore avversaria, quando cede la sfera a Noslin che danza sulla palla e la piazza con l’interno del piede destro a fil di palo alla sinistra del portiere genoano.
E’ uno a zero ma la gara è lunga e il Genoa non si da’ per vinto.
Nel secondo tempo, evidentemente, la gara in Europa League si fa un po’ sentire sulle gambe dei biancocelesti, che tuttavia non soffrono il Genoa che si è reso pericoloso solo ad inizio della seconda parte di gara con il neo entrato Norton-Cuffy che al 46° parte da centrocampo e centralmente arriva fino al limite dell’area laziale dove lascia partire un tiro secco e deciso che Provedel riesce a respingere.
Come dicevamo, Mister Baroni si accorge che la gara non può rimanere così in bilico sull’uno a zero e si doveva chiuderla. Ecco allora che i cambi, ancora una volta danno ragione al tecnico biancoceleste.
Al 62° entrano Vecino e Pedro, rispettivamente, al posto di Dia e di Isaksen che partita dopo partita sta trovando il giusto ritmo e passo.
E la gara riprende vigore per la manovra laziale, e diventa sempre più incisiva quando entrano anche Tchaouna (78°) e Castrovilli (85°) per Noslin (autore del primo fantastico gol biancoceleste) e Rovella, superlativa anche oggi la prova del biondo centrocampista (crescita costante la sua).
Ma bisogna attendere l’86° per il raddoppio della Lazio, quando Tchaouna s’invola sulla fascia destra nel più classico dei contropiedi accompagnato da Castellanos e più indietro da Pedro. Nei pressi del limite dell’area avversaria Tchaouna viene atterrato in un contrasto con il suo avversario ma la palla prosegue la sua corsa verso il fondo del campo dove si avventa il Taty che mette la palla al centro dell’area.
Il portiere genoano si stende per intercettarla, la devia, ma arriva l’evergreen Pedro che la piazza nell’angolino basso alla destra della porta dei grifoni. Ora la Lazio gioca sul velluto e c’è ancora tempo per un ulteriore strappo del “catrpillar” Tavares che sfodera sulla fascia uno dei suoi scatti e confeziona un assist delizioso al centro dell’area avversaria, in prossimità dell’area di porta, dove svetta in alto Vecino che di testa indirizza la sfera in rete per il definitivo 3 a 0.
Questa Lazio sta sorprendendo tutti e ha riportato grande entusiasmo tra i suoi tifosi. La Lazio c’è, sia in Europa che in Italia. Avanti così…
Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara
BARONI – “Abbiamo fatto una partita matura, sapevo che dopo aver viaggiato e speso tante energie fisiche e mentali sarebbe stata dura. Non abbiamo sottovalutato il Genoa, una squadra forte, nonostante ci fosse questo rischio visto che non stanno vivendo un bel momento. La squadra ha mantenuto l’attenzione e l’aspetto prestativo. Complimenti ai ragazzi. L’ovazione della curva? Non l’avevo sentito per la concentrazione sulla gara. Io posso restituire l’affetto con il lavoro, lo faremo con i ragaziz. Voglio una squadra che emozioni. Non sempre vinceremo, ma con questa voglia e con queste prestazioni si può far bene e uscire con le tasche vuote, avendo dato tutto”.
“Sarà difficile, loro giocano bene a calcio (riferito alla prossima gara con il Como – NDR). Dobbiamo prepararla bene anche dal punto di vista dell’energie, sarà un test importante”
“Meravigliosa, una città che solo camminando per le strade emoziona. C’è tutto, è vero che è la città eterna. (Mister Baroni commenta la sua nuova città che lo ospita, Roma, la Capitale – NDR). Quando abbiamo qualche piccolo spazio con mia moglie facciamo qualche passeggiata per apprezzarne la bellezza”
“Gestione dell’energia nelle stesse partite? Si, assolutamente. Solitamente, per alzare il ritmo bisogna essere in due e loro non avevano questa intenzione, tendevano ad allungarci. La squadra controllava bene la partita, con i cambi lo abbiamo fatto meglio e abbiamo creato di più. Oggi abbiamo fatto tre gol, ma potevamo farne di più, oltre a un’ottima prova difensiva. Voglio portare i miei attaccanti a far gol, con me gli attaccanti hanno sempre reso al meglio”.
GILARDINO – “Abbiamo iniziato bene la gara e siamo rimasti in partita fino al secondo gol della Lazio. Abbiamo fatto un ottimo inizio di secondo tempo. Ho dovuto fare delle scelte obbligate come Thorsby sulla trequarti che però ha giocato un’ottima gara, in panchina ho Ekathor che è giovanissimo, bisogna fargli fare un percorso. Nelle sostituzioni siamo in emergenza, ma i ragazzi sono stati in partita per 75′, poi non possiamo prendere il secondo e il terzo gol così facilmente”
“Non può risolvere da solo i problemi del Genoa (Mister Gilardino si riferisce al possibile arrivo di Balotelli – NDR), ma se arriva con la testa giusta mettendosi a disposizione può darci una grande mano. Arriva da un periodo di inattività, ma confidiamo che possa tornare in condizione”.
“Siamo arrabbiati per la sconfitta, non tristi. Dobbiamo fare un’impresa quest’anno, la squadra ha bisogno di fiducia, dobbiamo continuare a lavorare giorno dopo giorno”.
“Dobbiamo continuare a lavorare ed essere più precisi, Ankeye ha preso una botta alla caviglia, Norton-Cuffy ha avuto un risentimento al flessore a fine gara. Le sostituzioni sono state fatte in base al momento, non posso recriminare su ciò che hanno dato i ragazzi. C’è da lavorare ed avere ancora più cura dei dettagli”.
“Gaston sta facendo una mini preparazione, sarei un pazzo se facessi giocare un giocatore che ha bisogno di mettere benzina in corpo. Per quanto riguarda Mario (Balotelli – NDR), la sua storia parla per lui, è normale che ci può scuotere in alcuni momenti. Andrà messo nelle condizioni fisiche e tecniche di potersi esprimere”.
“Noi lavoriamo giorno e notte per migliorare e trovare soluzioni che diano beneficio alla squadra. Ho vissuto momenti incredibili qua al Genoa, adesso anche nelle difficoltà sto dentro e lavoro. Voglio dare il mio contributo alla squadra”.
Infine Mister Gilardino da uno suo parere sulla Lazio – “Una squadra che ha identità forte, ha giocatori forti come Castellanos o Noslin, che possono mettere in difficoltà chiunque. Ha un allenatore che ha fatto la gavetta e che merita questi risultati”.
Il tabellino della gara
LAZIO – GENOA 3-0 (primo tempo 1-0)
LAZIO (4-2-3-1): Provedel; Marusic, Patric, Gila (dal 38° s.t. Gigot), Nuno Tavares; Guendouzi, Rovella (dal 38° s.t. Castrovilli); Isaksen (dal 15° s.t. Pedro), Dia (dal 15° s.t. Vecino), Noslin (dal 32° s.t. Tchaouna); Castellanos.
All.: Baroni
GENOA (4-4-1-1): Leali; Sabelli (dal 1’s.t. Norton-Cuffy), Vogliacco, Vasquez, Matturro; Zanoli (dal 16° s.t. Ekhator), Frendrup, Miretti (dal 16° s.t. Badelj), Martin, Thorsby (dal 16° s.t. Ankeye e dal 26° s.t. Melegoni); Pinamonti.
All.: Gilardino.
Arbitro: PiccininiMarcatori: 21° p.t. Nosiln (L), 40° s.t. Pedro (L), 45°+5′ s.t. Vecino (L)
Assist: 45°+5′ s.t. Tavares (L)Arbitro: sig. Marco Piccinini – sez. Forlì
Ammoniti: 22° p.t. Sabelli (G), 28° p.t. Noslin (L), 9° s.t. Gila (L), 21° s.t. Marusic (L)
Espulsi: —-
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