Mister Baroni lo diceva già in precampionato di credere in questa squadra e i fatti gli stanno dando ragione
- articolo di Massimo Catalucci
Oramai questa Lazio sta diventando una costante, sono i numeri che parlano per lei: in tre gare, tra cui due di Europa League e una di campionato, i biancocelesti hanno segnato 10 gol e ne hanno subiti 3.
E ai numeri vogliamo aggiungere il gioco?
Beh, quest’anno è divertente e molto dinamico, con delle ottime qualità di alcuni singoli, ma tutti disponibili a lavorare sodo per la squadra.
E’ un team questo, che è votato all’attacco e Mister Baroni non indietreggia di un millimetro sulla sua convinzione, diremmo, sua filosofia di gioco del calcio. Lo ha dimostrato ieri, quando sul 4 a 1, invece di coprirsi, ha mandato in campo Dia.
Grande mentalità del tecnico biancoceleste, propositiva e coraggiosa, non spavalda e incosciente, ma ponderata e messa in atto con consapevolezza dei propri mezzi e delle risorse che ha a disposizione.
Bravo Mister, continua così.
Questo non significa che ci vogliamo illudere, ma chi può dire dove potrà arrivare in questa stagione la Lazio? Intanto è dall’inizio delle ostilità in questo 2024/2025, che ci diciamo: è presto per capire qual è il potenziale dei biancocelesti, dobbiamo attendere, vediamo cosa succede alla prossima gara.
Il fatto è che, contro il Venezia dicevano che non era un test attendibile perché era scontato vincere in casa con una neopromossa; contro il Milan, si è detto che i rossoneri non erano in condizione; a Firenze, forse le sviste dell’arbitro e del VAR, non hanno premiato i biancocelesti come invece hanno fatto con la Fiorentina e dove, la Lazio, comunque, ha giocato una gara strepitosa, ma sono stati esaltati gli “errori” dei giocatori laziali e i due gol dei Viola; contro il Torino nella Capitale piemontese, a cui i biancocelesti hanno fatto visita trovandolo al primo posto in classifica e a cui gli hanno rifilato 3 gol, si è detto che prima o poi i granata avrebbero dovuto perdere; in Europa League la critica calcistica diceva che i ragazzi di Mister baroni avrebbero trovato difficoltà, ma ad oggi guardano tutti dall’alto nella classifica attuale: primi su 34 squadre con una differenza reti, gol segnati (7) e subiti (1), non indifferente a + 6…
Insomma, tutti a criticare la Lazio che quando vince è per demeriti degli avversari e non per la sua forza. Intanto, i ragazzi di Mister Baroni stanno rispondendo a tutti con i fatti e questi fatti sono sotto gli occhi di tutti.
Come abbiamo sempre accennato nei nostri articoli che raccontano di questa nuova stagione calcistica laziale, siamo ancora all’inizio e non vogliamo certo illuderci, ma perché non entusiasmarsi e vivere questo bel momento maturato sinora, per osservare una prudenza che, come ci insegna il tecnico biancoceleste, ci deve essere, ma la convinzione di poter far bene ed essere ottimisti deve essere superiore?
A maggior ragione quando si assiste a partite come quella di ieri sera, dove ad un certo punto sembrava di rivivere la storica partitella di “scapoli e ammogliati” nel primo film Fantozzi del grande Paolo Villaggio. In un rettangolo di terra incolta nella periferia della città di Roma, sotto ponte Marconi, sulle sponde del Tevere, era stato improvvisato un campo di calcio, dove lo stesso Fantozzi e i suoi colleghi di lavoro, interpretavano la “partitella domenicale amatoriale“.
Tutti ricorderanno quando la nuvola fantozziana fece la sua comparsa sul campetto di calcio e lasciò scendere il “diluvio universale”. Così come molti di noi ricorderanno la scena di quel giocatore improvvisato della domenica, che cercava di portare avanti la palla su una pozzanghera con l’acqua che ad un certo punto gli arrivava fino alla vita (clicca qui).
Ecco, ieri la Lazio ha dato dimostrazione anche di forza in circostanze al limite dell’impraticabilità del campo, tant’è che i francesi, avrebbero voluto sospendere la gara.
Insomma, questa Lazio sta sorprendendo tutti, anche molti tifosi biancocelesti che dopo la partenza di alcuni vecchi big, vedevano tutto nero.
Ed ora, altro test in casa con il sorprendete Empoli che ha gli stessi punti in classifica in campionato, della Lazio. Quindi, uno scontro diretto da non sottovalutare…ma noi crediamo che la Lazio giocherà con la stessa intensità vista fino ad oggi.
Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara
BARONI – “Partita interpretata bene nel modo giusto, ho avuto risposte importanti dai giocatori che non erano scesi in campo domenica. La squadra deve avere la gioia nel lavoro e avere coraggio. Questo è un momento positivo, ma la concentrazione resta massima da parte di tutti. Dobbiamo crescere, questa squadra ha ampi margini di crescita. I cambi all’intervallo? Chi è uscito (riferito a Tchaouna e Dele-Bashiru -NDR) ha grande prospettiva, ma non pressavamo la palla e il Nizza ha qualità. Quando non porti pressione puoi andare in difficoltà. Ci serviva palleggio e alzarci sulla pressione: lo abbiamo fatto subito bene e abbiamo messo a sicuro il risultato“.
“Io cerco sempre di lanciare i giocatori nel senso di liberarli mentalmente. Tutti sanno che devono lavorare e lo facciamo tanto. Per sostenere queste partite, anche tatticamente, c’è bisogno di sacrificio anche verso il compagno. Se ci sono questi presupposti, la squadra può esprimere un bel calcio. Dia e Taty non danno riferimenti e assicurano mobilità. Bastava loro solo un po’ di sacrificio nel posizionamento“.
“Dai primi giorni del ritiro sono stati bravi i calciatori a mettersi a disposizione. Sono tutti molto ricettivi e dentro la nostra proposta di gioco. Devo ringraziarli per la partecipazione. Vedo il lavoro durante la settimana e questo mi dà la tranquillità delle scelte“. Infine una battuta sul rigore ‘conteso’ tra Zaccagni e Castellanos: “Il rigorista è Zaccagni, ma ho anche altri ragazzi che lo possono tirare“- conclude così Mister Baroni sul rigore conteso tra i due attaccanti, Zaccagni e Castellanos.
HAISE – “Un’analisi si può fare, non molto sul secondo tempo perché abbiamo preso molto presto il terzo gol. Ci siamo resi conto che possiamo fare molto bene in entrambe le aree di rigore. Diciamo che nel primo tempo in realtà si poteva giocare a calcio ma non è che si può fare solo con la palla in area. Nel secondo tempo non era più il caso, l’arbitro avrebbe potuto fermare il match sull’1-1 (Haise si riferisce alla pioggia scesa copiosa ieri sul prato dello Stadio Olimpico – NDR). Ho visto comunque una buona squadra. Dobbiamo dire che abbiamo subito un deficit a livello atletico, dobbiamo essere più decisi e più determinati. Abbiamo cinque partite ravvicinate e abbiamo fatto dei cambi per giocare tutto. Forse nel primo tempo dovevamo essere più maliziosi perché esserlo ti aiuta nel calcio. Dante lo avete visto, non ha ancora 41 anni e garantisce ancora grandi prestazioni. Io ho trovato una Lazio matura, non posso parlare di individualità ma ha finito il primo tempo in vantaggio nonostante la nostra prestazione. Ho giocato nel nord della Francia per molto tempo ma un terreno impraticabile come oggi non l’ho mai visto. Il tempo di recupero è un problema che ci eravamo già posti ma la questione del terreno ci ha destabilizzato”.
Il tabellino della gara
LAZIO-NIZZA 4-1
LAZIO (4-2-3-1): Mandas; Marusic (79° Lazzari), Patric, Gila (71° Romagnoli), Pellegrini; Guendouzi, Vecino (63° Dia); Tchaouna (46° Zaccagni), Dele-Bashiru (46° Rovella), Pedro; Castellanos.
A disp.: Furlanetto, Provedel; Gigot, Tavares, Isaksen.
All.: Baroni.
NIZZA (3-4-2-1): Bulka; Ndayishimiye, Bombito, Dante; Clauss (70° Abdi), Rosario (76° Diop), Boudaoui (70° Ndombélé), Louchet; Bouanani (70° Cho), Boga (70° Guessand); Moukoko.
A disp.: Dupé, Boulhendi; Adelmonem, Mendy, Camara, Orakpo.
All.: Haise.
NOTE
Arbitro: sig. Fesnic (ROM)
Marcatori: Pedro (L., 20°); Castellanos (L., 35°; 52°); Boga (N., 41′); Zaccagni (L., rig., 66°);
Ammonizioni: Louchet (N., 18°); Bombito (N., 60°); Zaccagni (L., 58′); Bulka (N., 66°); Pellegrini (L., 84°);
Espulsioni:
Minuti di Recupero: 2′;
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