Il mondo del bartending ha vissuto una straordinaria evoluzione negli ultimi anni, consolidandosi come una delle professioni più dinamiche e ricercate nel settore dell’ospitalità. Con la crescente popolarità della mixology e l’esigenza di esperienze uniche da parte dei consumatori, i bartender non sono più semplici barman, ma veri artisti capaci di creare capolavori liquidi che uniscono tradizione e creatività.
Questo articolo esplora l’espansione di questa professione, i dati sulla sua crescita e l’esempio emblematico di Alessandro Silvi e il suo innovativo progetto di cocktail confezionati della Professione del Bartender.
Secondo recenti dati, il mercato globale della mixology e dei cocktail è in forte espansione, con un valore stimato di 89,1 miliardi di dollari nel 2022, destinato a crescere con un tasso annuo composto (CAGR) del 7% fino al 2028. L’Europa, e in particolare l’Italia, giocano un ruolo di primo piano grazie alla ricca tradizione enogastronomica e alla creatività degli operatori del settore.
In Italia, la figura del bartender ha registrato una forte domanda. La MIXOLOGY Academy, una delle più importanti scuole europee, ha visto un tasso di collocamento del 96,93% entro tre mesi dal completamento dei corsi. Questo successo è alimentato dalla crescente esigenza di locali che puntano sulla qualità e sull’unicità dell’offerta, trasformando il bartender in una figura chiave nell’esperienza del cliente.
Anche il ritorno alla convivialità dopo la pandemia ha giocato un ruolo cruciale. Le restrizioni hanno stimolato la creatività dei professionisti, portando a soluzioni innovative come cocktail premiscelati e servizi digitalizzati. Non a caso, startup come Station Deus hanno registrato una crescita annuale del fatturato superiore al 100%, dimostrando il potenziale economico del settore.
Alessandro Silvi e il Progetto “Skill Up Bartender”
Un esempio brillante di come il bartending stia evolvendo arriva da Alessandro Silvi, noto bartender di Lanuvio e fondatore del progetto Skill Up Bartender. La sua iniziativa si distingue per la produzione di cocktail iconici confezionati sottovuoto, ognuno corredato da una bottiglia dedicata. Tra i drink proposti ci sono classici come il Sazerac, il Manhattan, e il Negroni, ma reinterpretati con un approccio moderno.
Questo progetto risponde a diverse esigenze contemporanee: la comodità per il consumatore, la qualità costante e la sostenibilità. I cocktail sottovuoto offrono infatti una shelf-life maggiore e riducono lo spreco di ingredienti. Inoltre, l’idea di “esportare” l’arte della mixology al di fuori del bar tradizionale rappresenta una vera innovazione nel settore.
Silvi, con la sua visione, incarna il perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione, dimostrando come un bartender possa diventare anche un imprenditore di successo.
L’Impulso della Mixology in Italia e nel Mondo
La mixology, ovvero l’arte di creare cocktail complessi e innovativi, sta vivendo una vera e propria età dell’oro. Negli ultimi anni, i cocktail bar hanno moltiplicato le offerte personalizzate, riscoprendo miscele storiche e adattandole ai gusti contemporanei. L’Italia, con la sua ricca tradizione di liquori e distillati, è diventata un laboratorio naturale per questa tendenza.
Secondo un rapporto della Federazione Italiana Pubblici Esercizi (FIPE), il consumo di cocktail in Italia è cresciuto del 25% dal 2018 al 2023, spinto soprattutto da una clientela giovane e appassionata di esperienze culinarie uniche. Tra i cocktail più richiesti emergono classici come il Negroni, ma anche creazioni innovative che sfruttano ingredienti locali e stagionali.
A livello globale, l’Asia e gli Stati Uniti rappresentano i mercati in più rapida crescita, grazie alla diffusione di bar di lusso e all’incremento della classe media con disponibilità di spesa elevata. Tuttavia, anche l’Europa continua a essere un punto di riferimento per la mixology, con città come Londra, Barcellona e Milano che ospitano alcuni dei migliori cocktail bar del mondo.
Il Bartender come Professionista e Artista
L’evoluzione del ruolo del bartender riflette un cambiamento culturale più ampio. Come accaduto con gli chef, i bartender stanno conquistando una nuova dignità professionale e un crescente riconoscimento pubblico. Eventi internazionali come il World Class Bartender Competition o il Tales of the Cocktail stanno elevando il profilo della professione, mettendo in luce le competenze tecniche e artistiche richieste.
Un bartender moderno non si limita a preparare drink; è un comunicatore, un esperto di cultura gastronomica e, sempre più spesso, un consulente per locali e aziende. La capacità di raccontare una storia attraverso un cocktail è diventata fondamentale in un mercato sempre più competitivo.
Inoltre, il bartender oggi deve essere anche un innovatore. La crescente attenzione alla sostenibilità ha portato molti professionisti a esplorare tecniche come il riciclo creativo degli ingredienti e l’utilizzo di materiali ecologici. Iniziative come quella di Alessandro Silvi dimostrano come questa attenzione possa coniugarsi con soluzioni pratiche e commercialmente vincenti.
Le Sfide e le Opportunità del Futuro
Nonostante la crescita del settore, il bartending presenta ancora sfide significative. La pressione lavorativa, gli orari irregolari e la necessità di aggiornarsi continuamente sono ostacoli che richiedono passione e dedizione. Tuttavia, le opportunità sono enormi, grazie alla domanda in continua espansione e alla possibilità di costruire una carriera internazionale.
Le nuove tecnologie rappresentano un altro campo di evoluzione. Dai software per la gestione degli ordini alla realtà aumentata per migliorare l’esperienza del cliente, il futuro del bartending sarà sempre più digitale. Questa trasformazione richiede nuove competenze, ma offre anche strumenti potenti per innovare.
Penso che…
La figura del bartender è oggi più che mai un simbolo di creatività e professionalità. Progetti come quello di Alessandro Silvi con Skill Up Bartender mostrano come questo ruolo possa trascendere i confini del bar, diventando una vera e propria arte esportabile ovunque. Grazie alla passione e all’innovazione, il bartending continua a crescere, rappresentando non solo una professione, ma un modo di esprimere cultura e tradizione in chiave contemporanea.
Con il mercato globale dei cocktail in espansione e una domanda crescente di esperienze personalizzate, il futuro dei bartender appare luminoso. Che si tratti di un drink al bar o di un cocktail confezionato da portare a casa, il loro tocco rimane inimitabile.
Alcuni cocktail nello specifico…ricettando
Il Sazerac cocktail è un classico intramontabile originario di New Orleans, considerato uno dei primi cocktail mai creati. La sua ricetta evidenzia l’uso di whiskey di segale, assenzio (o un sostituto come Herbsaint), zucchero e bitter Peychaud’s, che insieme conferiscono al drink un aroma complesso e raffinato. Ecco un riassunto del processo di preparazione:
- Raffreddare il bicchiere: Inizia raffreddando a fondo un bicchiere rocks o un old-fashioned. Questo aiuterà a mantenere il cocktail alla temperatura ideale e a migliorare il profilo aromatico.
- Preparare la miscela: In un mixing glass, mescola lo zucchero con alcune gocce di bitter Peychaud’s e una piccola quantità d’acqua fino a quando lo zucchero si sarà sciolto. Aggiungi il whiskey di segale e mescola con del ghiaccio per raffreddare e diluire adeguatamente il mix.
- Risciacquare il bicchiere: Versa un po’ di assenzio nel bicchiere raffreddato e ruotalo per coprire uniformemente l’interno con il suo aroma di anice, quindi elimina l’eccesso.
- Combinare e guarnire: Filtra la miscela di whiskey nel bicchiere risciacquato con assenzio. Completa il cocktail con una scorza di limone come guarnizione per esaltarne il profumo.
Questo cocktail mette in risalto i sapori decisi del whiskey di segale e le note erbacee dell’assenzio o dei suoi sostituti, rendendolo una scelta storica e gustosa.