Mister Baroni legge bene ancora una volta la gara e nella ripresa azzecca tutti i cambi andando in rete con Gigot, Zaccagni e Dele-Bashiru
- articolo di Massimo Catalucci
Altra gara da incorniciare per i ragazzi di Mister Baroni che oramai sono una realtà evidente a tutti.
E anche se ieri il Bologna è rimasto in 10 dal 35° del primo tempo per un’ingenuità del suo attaccante Pobega che, per un’entrata avventata su Guendouzi si è preso il secondo cartellino giallo, facendo scattare la sua espulsione, la Lazio ha dominato comunque la gara, dando dimostrazione ancora una volta che sa quello che vuole e come lo vuole ottenere, ovvero, con spirito di applicazione e sacrificio, cattiveria calcistica, determinazione e velocità.
La Lazio, è il caso di dirlo, non molla mai, ma sa anche leggere bene le gare e non perde mai la testa: sa aspettare, anche quando le squadre avversarie si chiudono a riccio intorno alla propria area di rigore e rendono difficili le penetrazioni centrali.
Saper aspettare il momento giusto per colpire
La velocità di Lazzari sulla destra (favorito a Marusic), così come alcune incursioni sulla sinistra di Pellegrini (sempre più dentro questa squadra con merito) che non ha fatto rimpiangere, assolutamente, l’assenza del caterpillar, Tavares, hanno lavorato ai fianchi il Bologna, fino a quando è stato trovato il pertugio giusto per spingere la palla in rete.
Questo sfinimento dell’avversario, messo in atto dai biancocelesti nei confronti degli emiliani, ha portato questi ultimi a cedere al 68° e non crediamo solo perché era già più di mezz’ora che il Bologna giocava in dieci, ma più per la martellante percussione che i giocatori della Lazio hanno impresso in tutta la gara.
Così, su un calcio d’angolo, quando mancavano ancora poco più di venti minuti alla fine della gara, ecco che il nuovo entrato Gigot, che ha sostituito dal 46° l’infortunato Romagnoli, appostatosi sul secondo palo, si butta di testa per colpire la palla che era stata spizzata, sempre di testa, da un giocatore del Bologna, e sigla il momentaneo uno a zero per i biancocelesti.
Da qui in avanti per la Lazio è gioco facile, perché gli emiliani devono aprirsi per tentare di pareggiare e sappiamo che i ragazzi di Mister Baroni, quando hanno spazio, sono pressoché devastanti. E infatti, al 72°, Pellegrini s’invola sulla fascia sinistra e lascia la sfera vicino l’area di rigore avversaria al suo capitano Zaccagni, proseguendo la sua corsa in sovrapposizione all’attaccante biancoceleste, che si accentra con la palla al piede e dalla sua mattonella, confeziona un tiro a giro di piatto destro che accarezza il palo alla sinistra dell’estremo difensore rossoblù e si insacca in rete per il secondo gol laziale.
La Lazio di quest’anno ha la mentalità di una squadra matura e pur gestendo la sfera, in vantaggio di due gol, facendo correre a vuoto gli avversari, impone la sua supremazia e non disdegna mai di puntare a rete. Cosa che accade al 92°, quando Lazzari (ieri molto ispirato) s’invola per il contropiede laziale, questa volta spostato sulla sinistra, con un colpo in corsa di esterno destro mette la palla al centro sulla corsa di Isaksen (entrato al posto di Pedro al 60°) che punta la porta avversaria e supera il portiere in uscita che lo atterra in area (sarebbe stato rigore netto e, probabilmente, espulsione dell’estremo difensore bolognese) ma dietro di lui sopraggiunge in velocità Dele-Bashiru che di piatto mette la sfera tra un avversario che si era portato sulla linea di porta e il palo alla sua sinistra, per il definitivo 3 a 0 laziale.
C’è solo il tempo per rimettere in gioco la palla dal centro del campo e permettere all’arbitro di fischiare la fine delle ostilità.
Con questa vittoria, per niente scontata, visto che il Bologna aveva perso solo una volta in campionato dall’inizio di questa stagione, la Lazio rimane agganciata al treno di testa a 28 punti insieme a Inter, Atalanta e Fiorentina, a un solo punto dalla capolista Napoli (29), che ieri ha vinto in casa contro la Roma (13). Dietro a questo gruppo, troviamo la Juventus a 25 e il Milan a 19, con cui la “signora” ha pareggiato nell’incontro giocato sabato allo stadio di San Siro, con uno scialbo 0 a 0.
La Lazio c’è, è lì in cima e il copione, sia in campionato che in Europa League, appare lo stesso. Si dice che i sogni spesso possono diventare realtà. Intanto i tifosi biancocelesti possono godersi questo momento magico, nella speranza che il sogno possa continuare sull’onda dei buoni propositi dei ragazzi di Mister Baroni, con la stessa dedizione, impegno, umiltà che hanno dimostrato in questo primo scorcio di stagione. Poi, i conti, come sempre si faranno alla fine. Nel frattempo, non possiamo esimerci dal dire che questa Lazio è un piacere vederla giocare.
Ed ora, ci si ributta subito in Europa. Giovedì sera allo Stadio olimpico nella Capitale, arriva il Lugodorets, squadra Bulgara. Un’altra battaglia per tentare di mantenere il primato in Europa League.
Le dichiarazioni degli allenatori nel post-gara
BARONI – “Sono rimasto ad allenare 12/13 giocatori e molti di loro sono andati in campo, mi sembrava giusto anche dare gratificazione a chi non era stato convocato. L’espulsione sembra aver indirizzato, ma noi siamo partiti forti. Il Bologna è una squadra forte, sapevamo che potevamo metterli in difficoltà con dei movimenti fuori zona. Devo fare i complimenti alla squadra, non era facile giocare contro questa squadra, io considero Italiano uno dei migliori allenatori, affrontarlo è difficilissimo“.
“Ieri nell’ultimo allenamento sono andato in difficoltà perché ho visto dei giocatori che stavano benissimo. Il pensiero di giocare 4-3-3 è arrivato perché sapete tutti come stava Dia, Taty è tornato tardi, anche perdo ha avuto problemi. Ma sapevo che chiunque avrei messo in campo avrebbe fatto bene, la squadra ha convinzione nel gioco. Fa piacere per i nostri tifosi, è importante vincere e fare bene per loro, quando la squadra non sbaglia la prestazione ci avviciniamo a fare il risultato”.
“Non mi trovi d’accordo, oggi eravamo sporchi in alcuni attaccanti – riferito al giornalista che avrebbe notato Guendouzi più avanzato e Pedro più indietro. Ricambiando modulo nel 4-2-3-1 per trovare più equilibrio – Non è facile fare viaggi intercontinentali ed essere subito pronti. Abbiamo sbagliato cose nella rifinitura che solitamente non sbagliamo, ha fatto molto bene Pedro e Zaccagni che aprivano gli spazi. Nel primo tempo abbiamo sempre sbagliato la rifinitura e ci è mancato il gol per questo motivo. Faccio i complimenti ai ragazzi”
“Le classifiche non si guardano, dobbiamo fare un bel calcio, dinamico, poi vediamo. Dobbiamo vincere il più possibile. Arriveranno momenti difficili ma se hai un’identità li superi”.
Alle voci che dicevano ad inizio campionato che la Lazio avrebbe avuto meno qualità questanno, Mister Baroni risponde così – “Non lo so dire, come ho detto a me piace un calcio di mobilità, giocatori che si muovono e che tolgono riferimenti. È chiaro che se vogliamo fare un calcio come vogliamo servono giocatori che si muovano”.
Sullo stato fisico di alcuni giocatori – “Zaccagni ha preso un colpo, le contusioni devono essere sempre monitorate. Dia sta bene, è tutto passato. Romagnoli ha preso una pallonata forte sul polpaccio, ha sentito indurirsi e non mi sembrava giusto rischiare. Nuno ha una cosa piccola, abbiamo uno staff sanitario di altissimo livello, non perderà molte partite”.
“Il Bologna ha difeso bene, sono una squadra forte, hanno perso una partita sola, non è facile giocare contro queste squadre qui, ti danno pochi spazi. Prima ho parlato di qualità, non è che ci manchi, è che non siamo stati brillanti nell’ultima rifinitura. La squadra ha giocato con grande personalità”.
“Noi lavoriamo per attaccare, io faccio pochissimo lavoro difensivo, ci si difende attaccando. La squadra deve comandare il gioco, deve stare alta non possiamo stare davanti all’area di rigore non è nelle nostre caratteristiche”.
ITALIANO – “In questo calcio rimanere in inferiorità numerica è impossibile reggere. Oggi siamo stati in difficoltà per un’ingenuità che abbiamo pagato cara. Mi dispiace per Pobega. Lui mi conosce, sa cosa intendo quando gli chiedo di non stare in 10. Nel primo tempo stavamo giocando alla pari con la Lazio, poi siamo stati costretti a rincorrere. Oggi è stata una partita complicata contro una squadra che stava bene“.
Il tabellino della gara
LAZIO-BOLOGNA 3-0
Marcatori: Gigot (L) 23°st, Zaccagni (L) 27° st, Dele-Bashiru (L) 47° st
LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Gila, Romagnoli (dal 1° st Gigot), Pellegrini; Vecino (dal 15° st Dia), Rovella, Guendouzi; Pedro (dal 15° st Isaksen), Castellanos (dal 40° st Dele-Bashiru), Zaccagni (dal 29° st Tchaouna).
All.: Baroni
BOLOGNA (4-2-3-1): Ravaglia; De Silvestri, Beukema, Lucumi, Miranda; Freuler (dal 29° st Fabbian), Pobega; Orsolini (dal 1° st Urbanski), Odgaard (dal 29° st Dallinga), Karlsson (dal 1° st Moro); Castro (dal 35° st Holm).
All.: Italiano
Arbitro: Rapuano
Espulso: Pobega (B) 33° pt per doppia ammonizione. Ammoniti: Pobega (B) 23° pt, Gigot (L) 18° st, Tchaouna 39° st, Holm (B) 46° st, Pellegrini (B) 46° st
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