(Adnkronos) – “Come Unione giovani commercialisti rileviamo che la misura indubbiamente può essere d'ausilio a molti contribuenti in difficoltà. Allo stesso tempo, non possiamo non rilevare che la sistematicità con cui si è ricorsi a questa misura negli ultimi anni e l'aspettativa che si crea inevitabilmente sulla futura riproposizione dello strumento crea un effetto che scoraggia il versamento regolare delle imposte in una platea non indifferente di contribuenti, ed il fatto che una misura straordinaria venga reintrodotta regolarmente è probabilmente spia del fatto che la riscossione debba essere ripensata dalla fondamenta”. Così, con Adnkronos/Labitalia, Francesco Cataldi e Federico Giotti, presidente e vicepresidente Unione Nazionale Giovani Commercialisti (Ungdcec), commentano l'ipotesi di una nuova rottamazione delle cartelle e pace fiscale. Secondo Cataldi e Giotti "è difficile fare stime precise, ma si parla sicuramente di centinaia di migliaia di soggetti potenzialmente interessati" a una nuova rottamazione. E i giovani commercialisti ricordano che "negli ultimi 5 anni abbiamo assistito a vari provvedimenti, tutti hanno previsto la possibilità di versare le imposte rateizzandole, annullando sanzioni e interessi e via via ricomprendendo debiti risalenti ad annualità successive. Per fare un riepilogo, abbiamo avuto: Stralcio dei debiti fino a 5 mila euro previsto dal "Decreto Sostegni" (DL n. 41/2021), che ha previsto lo “Stralcio” dei debiti di importo residuo fino a 5 mila euro, per i carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2010; Legge 25/2022 di riammissione alla "Rottamazione-ter” per i contribuenti che non hanno corrisposto, entro il 9 dicembre 2021, le rate in scadenza negli anni 2020 e 2021, fissando nuovi termini per il pagamento, rispettivamente, al 30 aprile 2022 e 31 luglio 2022; rottamazione quater (L. 197/2022) valida per i carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022”, sottolineano. Per quanto riguarda il loro ruolo in un'eventuale nuova rottamazione i giovani commercialisti chiariscono. “Come commercialisti, anche in caso di una nuova rottamazione, saremo impegnati al fianco dei nostri clienti per assisterli nell'informazione, valutazione ed eventuale adesione alla rottamazione, oltre che nell' esecuzione per loro conto dei versamenti, come sempre con una funzione di supporto ai clienti e allo Stato. Deve però essere compreso che tale attività rappresenta un nuovo adempimento a carico dei nostri studi e come tale dovrà essere adeguatamente remunerato, al fine di evitare che una categoria si faccia carico delle inefficienze nella riscossione”, concludono. —lavoro/[email protected] (Web Info)
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