“Il governo ha mostrato tempestività, ma ora è necessario un confronto con le associazioni imprenditoriali per definire misure strutturali che evitino nuove pressioni sui costi produttivi. Altrimenti, l’inflazione e il rallentamento della crescita economica rischiano di vanificare gli sforzi fatti,” ha dichiarato Roberto Capobianco, presidente di Conflavoro. Capobianco ha aggiunto: “Sosteniamo il nucleare di nuova generazione e il disaccoppiamento dei costi di gas ed elettricità, ma il governo dovrà anche intensificare il sostegno all’autoproduzione di energie rinnovabili. Guardiamo alla disparità dei costi energetici rispetto a Paesi come la Francia e le nazioni scandinave: è urgente ridurre il gap se vogliamo un’Italia autonoma e competitiva.”
Secondo il Centro Studi di Conflavoro, il DL Bollette prevede aiuti per circa 1,2 milioni di imprese, con un risparmio stimato di 3,5 miliardi (17,4%) sugli oneri di sistema, rispetto ai 15-20 miliardi di costi energetici affrontati a semestre. Tuttavia, 3,2 milioni di imprese (il 73% del totale), con una potenza inferiore a 16,5 kW/h, restano escluse da questi aiuti, pur affrontando costi energetici tra 18 e 23 miliardi a semestre. Degli 800 milioni previsti per le PMI, Conflavoro stima che 320 milioni (40%) saranno destinati al manifatturiero, 160 milioni (20%) al commercio e GDO, 120 milioni (15%) ai servizi e terziario, 88 milioni (11%) ai trasporti e logistica, 72 milioni (9%) all’agricoltura, e 40 milioni (5%) ad altri settori come costruzioni, sanità e istruzione.

