(Adnkronos) – "La prevenzione oncologica salva vite e riduce i costi per il sistema sanitario nazionale. Per questo riteniamo che l'emendamento che avrebbe esteso la fascia d'età per l'accesso gratuito agli screening per il tumore al seno sia stata un'occasione persa. Il provvedimento non è passato per mancanza di copertura finanziaria e ciò potrebbe creare ulteriori disuguaglianze". E' questo il commento di Andos onlus (Associazione nazionale donne operate al seno) alla recente decisione del Parlamento italiano. "Il giusto provvedimento è stato sostenuto trasversalmente dalle forze politiche, ma si è poi rivelato nei fatti una promessa non mantenuta – sottolinea Flori Degrassi, presidente nazionale Andos – Il problema è stato la mancanza di adeguate risorse economiche e finanziarie. La situazione del nostro Paese è come sempre a macchia di leopardo. Solo 6 Regioni hanno potuto procedere autonomamente prevedendo programmi di screening per una platea più ampia di donne. Il risultato è una forte disequità territoriale nell'accesso alla salute per i cittadini. Come Andos nazionale chiediamo con forza a tutte le istituzioni un impegno concreto e duraturo nella prevenzione oncologica. Non bastano gli annunci: servono scelte politiche concrete, basate sull'evidenza e sull'equità. I programmi di screening per il carcinoma mammario devono essere estesi quanto prima in tutte le regioni". —[email protected] (Web Info)
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