(Adnkronos) – “In un periodo caratterizzato da rapidi cambiamenti e sfide globali gli ingegneri sono più che mai figure centrali per lo sviluppo di soluzioni che rispondano alle necessità di un mondo in costante evoluzione. La loro capacità di progettare, ottimizzare e implementare tecnologie innovative è fondamentale in ogni settore industriale, in Italia e all’estero. La qualità dei nostri professionisti e la loro preparazione sono, infatti, indiscussi tanto che anche all’estero i laureati italiani in ingegneria sono molto richiesti. In questi ultimi mesi abbiamo registrato una crescita tra il 15% e il 20% delle richieste da parte delle aziende del nostro Paese, soprattutto in alcuni settori specifici, come ad esempio l’aerospaziale, l’elettronico e informatico, energetico, dove nei prossimi anni arriveremo a toccare anche il 25% di crescita”. A dirlo Alessandro Rosati, ceo di agap2, multinazionale specializzata nella consulenza in ambito ingegneristico e IT. Dove si concentrano le maggiori opportunità? Ingegneri aerospaziali e della difesa: sono richiesti per progetti complessi legati alla progettazione, costruzione e manutenzione di velivoli, satelliti e sistemi di difesa. Le competenze in aerodinamica, propulsione e avionica sono fondamentali, ma sono sempre più richieste anche le competenze in intelligenza artificiale e sistemi di controllo avanzati. Ingegneri elettronici e informatici: progettano circuiti, dispositivi e sistemi elettronici, mentre gli ingegneri informatici lavorano su software, applicazioni, intelligenza artificiale e sistemi di cybersicurezza. Ingegneri energetici e delle energie rinnovabili: la crescente domanda di soluzioni energetiche sostenibili ha creato una forte richiesta di ingegneri specializzati in energie rinnovabili, come il solare, l’eolico e la bioenergia. Gli ingegneri energetici sono impegnati nell’ottimizzazione dei processi di produzione e distribuzione dell’energia, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale e migliorare l’efficienza energetica. “Il contesto generale – aggiunge Alessandro Rosati – è sicuramente complesso, e ha segnato anche il settore degli ingegneri. Ci sono tuttavia alcune categorie che hanno notevoli chance di occupazione, anche perché il numero di ingegneri che si laureano presso le nostre università è decisamente inferiore alle necessità del mercato. Penso, ad esempio, agli informatici, agli aerospaziali, ai meccatronici e a tutti coloro che hanno un know how molto specifico. Per loro, le opportunità continueranno a non mancare, anche in futuro”. —lavoro/[email protected] (Web Info)
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