(Adnkronos) – Pompei continua a svelare segreti. Dai nuovi scavi nella celebre Villa dei Misteri stanno riemergendo l'antico ingresso monumentale, un tratto della via Superior e parti del quartiere servile: ambienti superiori intatti, strutture di contenimento, una cisterna voltata. Un puzzle che, dopo quasi un secolo, si arricchisce di tasselli rimasti a lungo sepolti – e protetti – sotto una costruzione abusiva. "Nonostante i danni causati dagli scavi clandestini, stiamo trovando resti in ottimo stato. Questo ci fa ben sperare per ciò che ancora si cela nei livelli inferiori", ha spiegato il direttore del Parco Archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel. "Per la prima volta possiamo completare l'indagine iniziata da Amedeo Maiuri nel 1929". La Villa dei Misteri è uno dei luoghi più iconici dell'antica Pompei, nota in tutto il mondo per il suo straordinario ciclo pittorico a tema dionisiaco. Ma non tutti sanno che una parte significativa dell'edificio non era mai stata scavata del tutto. Lo stesso Maiuri, che ne guidò gli scavi principali nel 1929-30 con il supporto del Banco di Napoli, dovette interrompere le indagini nel settore nord-ovest perché un’abitazione vi era stata costruita sopra. Quella stessa casa, cresciuta nel tempo con ampliamenti abusivi, è stata a lungo un elemento di degrado paesaggistico e simbolo del'’abusivismo edilizio a ridosso dei beni culturali. Ma da "obbrobrio" si è trasformata in chiave di rinascita. Nel 2023, grazie a un protocollo d'intesa tra la Procura della Repubblica di Torre Annunziata, guidata da Nunzio Fragliasso, e il Parco Archeologico, l'edificio è stato finalmente abbattuto. L'operazione ha fatto emergere non solo l'accesso originale della villa, ma anche la portata degli scavi clandestini: cunicoli sotterranei partivano proprio da quella casa per raggiungere, illegalmente, i settori ancora inesplorati del sito archeologico."Abbiamo unito le forze per colpire il traffico illecito di reperti e restituire dignità a un luogo simbolo del patrimonio mondiale – ha dichiarato il procuratore Fragliasso – Oggi possiamo parlare non solo di tutela, ma di vera e propria giustizia culturale". La collaborazione tra le due istituzioni si è concretizzata anche in un secondo protocollo: il Parco finanzia le demolizioni degli edifici abusivi insistenti su aree vincolate, che poi vengono acquisite al demanio pubblico. Un modello d'intervento che ora si propone come esempio replicabile. Nell'area recentemente liberata dagli abusi, gli archeologi stanno riportando alla luce: l'ingresso principale della villa, finora sconosciuto; un tratto della via Superior, che correva a fianco della domus; il piano superiore del quartiere servile, con strutture murarie ben conservate; un muro di contenimento e una cisterna a pianta rettangolare con volta a botte, elementi che arricchiscono la comprensione dell’architettura del complesso. Il cantiere in corso è solo il primo passo. "Abbiamo bisogno di nuovi fondi per completare l'indagine – ha sottolineato Zuchtriegel – Ma la strada è tracciata: finalmente stiamo riscrivendo la storia della Villa dei Misteri con strumenti moderni e alleanze istituzionali solide". —[email protected] (Web Info)
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