“Viviamo in un’epoca in cui il progresso tecnologico sta rimodellando in maniera costante il modo in cui viviamo, lavoriamo, utilizziamo tempo e risorse. L’intelligenza artificiale, un tempo un’idea futuristica, è oggi una realtà concreta che sta trasformando il mondo del business, comunicazioni, medicina e cultura fino alle relazioni interpersonali. Essa offre nuove opportunità per ottimizzare processi, migliorare l’efficienza e liberare tempo attraverso strategie, creatività e l’immancabile contributo delle persone. L’IA può, se ben utilizzata, infatti divenire una risorsa, ad esempio, per il mondo del lavoro, in particolare nel sostenere le aziende aiutandole a velocizzare determinati processi. Al tempo stesso, però bisogna stare attenti perché può trasformarsi in una seria minaccia perché, se è vero che parte più o meno integrante in tutti i lavori del futuro e quindi anche capace di generare nuovi posti di lavoro, è anche vero che può metterne a rischio, se non distruggerne molti, contribuendo in maniera reale alla crescita della disoccupazione. Un dato, questo, molto preoccupante. Così come l’AI potrebbe costituire un elemento di discriminazione. L’Intelligenza Artificiale, infatti, se mal utilizzata, può trasformarsi in uno strumento per attaccare, in modo discriminatorio, determinati soggetti. Contribuirebbe quindi a far nascere e ad alimentare l’odio fra le persone, in special modo fra i giovani. Insomma, è tanto importante quanto fondamentale saper usare nel modo giusto questo strumento tecnologico, per affrontare le sfide proposte in maniera responsabile ed etica e far si che i benefici siano sempre superiori ai danni. L’Ai va disciplinata e governata nell’ottica del “prima l’uomo e poi la macchina”.
Così, in una nota stampa, il portavoce nazionale di Accademia Iniziativa Comune e presidente della associazione Bandiera Bianca, Carmela Tiso.