“Non è accettabile che le ferite dell’azzardo debbano essere curate prima di tutto dalle famiglie e poi dal terzo settore e dagli enti locali, attraverso i propri servizi sociali. Mentre lo Stato e società profit incassano, famiglie, Comuni e Regioni devono prendersi in carico i terribili danni sociali derivanti. L’impatto dell’azzardo sulla tenuta sociale e familiare del nostro Paese è drammatico e troppo spesso sottovalutato. La dipendenza dal gioco spezza legami, distrugge economie domestiche e alimenta forme gravi di disagio che ricadono, inevitabilmente, sulle famiglie e sulle nuove generazioni. Di fronte a tutto questo, non possiamo tacere né delegare la gestione del problema a logiche esclusivamente di mercato e nemmeno di tenuta fiscale. Le famiglie rappresentano il primo presidio di cura, di accompagnamento e di prevenzione: luoghi in cui si riconoscono le fragilità, si sostiene chi è in difficoltà e si può educare al rispetto della legalità e al valore del limite.
È fondamentale che le istituzioni riconoscano e sostengano il ruolo delle reti familiari, rafforzandole come argine sociale contro una deriva culturale che normalizza l’azzardo come forma di intrattenimento e non esponendole a ulteriori rischi. Servono politiche coraggiose, che mettano al centro la dignità delle persone e il benessere delle comunità, non il profitto costruito sulla debolezza e sulla solitudine. È per questo motivo che il Forum sostiene l’iniziativa “Slot Mob” per promuovere eventi pubblici e azioni civili per contrastare il sistema dell’azzardo legalizzato e riaffermare la dignità sociale per sostenere un’economia giusta, libera dalla dipendenza fiscale e dallo sfruttamento della fragilità. Al contempo crediamo che sia necessaria ed urgente un’azione di ordine politico diretta a una responsabilizzazione dello Stato sul tema, rimuovendo le concessioni pubbliche alle società private, e avocandole alla competenza statale”. Lo ha dichiarato Adriano Bordignon, presidente Forum delle Associazioni Familiari, a margine della conferenza stampa “Slot Mob: un gesto collettivo di liberazione dall’azzardo di massa” che si è tenuta in Senato con la partecipazione del giornalista Carlo Cefaloni, dell’economista Luigino Bruni, del sociologo Maurizio Fiasco, di Maria Elena Simoncelli che coordina la rete nazionale no azzardo e del giovane Leonardo Laterza in rappresentanza di Economy of Francesco.