Il programma Estate INPSieme è uno di quei programmi che offre la possibilità, agli studenti che rispecchiano determinati requisiti, di usufruire di una borsa di studio. Questo contributo economico servirà a coprire, totalmente o parzialmente, le spese di una vacanza studio, dal viaggio, fino a vitto e alloggio. In particolare, questo bando è indirizzato a tutti i figli dei dipendenti statali, che hanno fatto domanda entro i tempi stabili. Quest’anno, c’è stata possibilità di inviare la candidatura dal 3 al 24 febbraio. Il 2 aprile, verranno pubblicate le graduatorie e il 28 aprile gli eventuali scorrimenti. Inviare la domanda è semplicissimo, perché basterà accedere all’apposita sezione del sito INPS, inserendo i propri dati anagrafici e l’ISEE in corso di validità. I ragazzi possono partecipare a una vacanza studio all’estero o in Italia, a seconda delle esigenze e degli obiettivi prefissati. Inoltre, bisogna anche tenere conto che il contributo massimo messo a disposizione dall’ente, almeno quest’anno, è pari a 2.100 euro. Ciò significa che, se sei un beneficiario della borsa di studio, dovrai scegliere la destinazione anche in base al budget disponibile. Tuttavia, se, nonostante l’entusiasmo e i progetti, non riesci a partecipare al viaggio, dopo aver vinto il bando, occorre capire cosa fare in casi come questi.
Cause che impediscono la partenza
Anche se, al momento dell’invio della domanda, si tende a pensare al fatto che nulla potrebbe andare storto, in realtà ci sono diversi fattori che possono ostacolare la partecipazione al programma Estate INPSieme. Una delle cause più comuni, è l’influenza o un qualsiasi altro problema di salute. Purtroppo, si tratta di qualcosa di imprevedibile, che non può essere messo in preventivo mesi prima della partenza. Un infortunio, una condizione medica che impedisce allo studente di viaggiare, deve essere preso seriamente, perché la vacanza studio deve essere affrontata al meglio. La priorità è il benessere del ragazzo, null’altro. Anche se dovesse perdere un’opportunità pazzesca come questa, c’è sempre tempo per rimediare. Un altro fattore che potrebbe impedire la partenza è quello legato a imprevisti familiari. Potrebbe subentrare un lutto, malattie di parenti, emergenze di ogni tipo che compromettono lo spostamento dello studente e che lo obbligano a rinunciare al viaggio e, di conseguenza, alla borsa di studio vinta. Ma, la causa che impedisce la partenza non deve essere per forza di questa tragica portata. Alle volte, uno studente è costretto a rinunciare, semplicemente, per problemi logistici. Potrebbe mancare l’emissione di documenti importanti, come passaporto o visto, ma potrebbe esserci anche un problema con i trasporti o con la distanza dalla meta scelta e il suo raggiungimento. Come puoi ben notare, non c’è solo un motivo per il quale un ragazzo debba rinunciare alla sua vacanza studio e al suo beneficio, ma ci sono tanti fattori che possono presentarsi, anche a poche ore dalla partenza e che ti costringeranno a dire addio a un’estate da sogno. Ma, a prescindere dalle cause, dobbiamo trovare una soluzione. Questi i consigli più utili, per capire cosa fare se non puoi partire, dopo aver vinto il bando Estate INPSieme.
Partenza annullata? Ecco gli step da seguire
Quando ti trovi davanti all’impossibilità di partecipare a una vacanza studio, nonostante la vittoria di una borsa di studio, previa partecipazione a un bando pubblico, è fondamentale agire tempestivamente. Innanzitutto, dovrai comunicare con il tuo tour operator e trovare un modo per affrontare la situazione, senza rischiare qualche spiacevole conseguenza. Alcune agenzie, venendo incontro alle esigenze dello studente, potrebbero mettere a disposizione una seconda data di partenza. Per questo è bene scegliere il miglior tour operator inpsieme in fase di partecipazione al bando, così da avere un referente professionale e affidabile. Ovviamente, è necessario anche comunicare con l’INPS, per avvisare direttamente l’ente, erogatore del contributo, dell’impossibilità di partire. Questo passaggio risulta alquanto importante, perché permette di evitare penalizzazioni future. Infatti, l’INPS eroga metà del contributo prima dell’estate e, nel caso in cui lo studente fosse costretto a rinunciare alla sua vacanza studio, è dovuto a restituire tutti i soldi ricevuti. In caso contrario, verrebbe completamente escluso da qualunque altro programma futuro. In alcuni casi, potrebbe essere possibile posticipare la partenza, anche a seconda del tipo di problema che ha avuto lo studente, o trasferire il contributo a un’altra iniziativa. Rinunciare al programma Estate INPSieme non è certo qualcosa che dipende dal ragazzo che ha vinto il bando. Infatti, tutti gli studenti sono entusiasti di fare un’esperienza del genere e, quando si presenta un impedimento, la delusione da parte loro è tanta. Nel caso in cui la rinuncia non sia dovuta a problemi di grave entità o di natura indipendente dal volere dello studente, ma si tratti di una rinuncia ingiustificata o che, comunque, viene comunicata tardivamente, il ragazzo in questione verrà escluso dai bandi futuri. Per evitare di avere rogne di questo tipo, ti consigliamo di comunicare, il prima possibile, tutti i tipi di variazione.
Una cancellazione dell’ultimo momento non farà altro che causare disagi al tour operator. Il tuo posto poteva essere il posto di un altro studente che, invece, potrebbe essere stato tagliato fuori dalle graduatorie. Quindi, considera il contributo dell’INPS come un privilegio e trattalo come tale. Immergerti in una cultura, diversa dalla tua, non capita tutti i giorni. Non rubare un posto ingiustamente, se sai che un viaggio studio non rientra nei tuoi obiettivi. E, nel caso in cui l’impossibilità di partecipare non dipenda da te, non perdere tempo nel comunicarlo. Il tuo tour operator ti aiuterà e ti affiancherà, passo dopo passo, in tutte le operazioni da svolgere.
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