(Meridiana Notizie) “Ursula Von der Leyen e i suoi tecnocrati europei hanno preparato nuove proposte di bilancio che presenteranno alla Commissione. Primo tra tutti il Fondo unico che accorpa le politiche europee, comprese le risorse della Pac. Per la prima volta dal 1962 l’Europa non avrebbe più un budget destinato con chiarezza al sostegno della produzione di cibo e alla sicurezza degli approvvigionamenti alimentari”. È quanto dichiara il deputato della Lega e Presidente della commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, Mirco Carloni.
“Tra le nuove regole – prosegue – si prevedono soglie più stringenti per l’accesso agli aiuti diretti: dai 20.000 euro in su scatteranno tagli progressivi –25%, -50%, fino al 75% per i grandi beneficiari – con un tetto massimo fissato a 100.000 euro per azienda. La nuova proposta – aggiunge Carloni – prevede la creazione del National and Regional Partnership Fund (Nrpf), cioè il Fondo unico che accorpa i fondi della Pac, il Fondo sociale e i fondi di Coesione con la ‘promessa’ di avere una Pac più snella, più flessibile, più vicina ai bisogni dei territori. Un fondo unico, che riunirebbe in uno solo il sostegno al reddito e le misure di sviluppo rurale, superando la storica dicotomia tra Feaga e Feasr”.
“La proposta – continua il Presidente della Commissione Agricoltura della Camera – di fatto annullerebbe ‘l’eccezionalità’ del mondo agricolo che ha garantito all’Italia e all’Europa di non avere crisi alimentari, aprendo le porte alle importazioni di cibi che non rispettano i nostri standard ambientali, sociali e di tutela della salute. Questo è l’ennesimo tentativo di distruggere il lavoro degli agricoltori italiani che producono cibo di eccellenza riconosciuto in tutto il mondo”.
“L’Europa di Ursula Von der Leyen è un’Europa fatta di prodotti stranieri privi di garanzie di sicurezza alimentare, che firma accordi senza reciprocità e impone regolamenti scollegati dalla realtà agricola. Gli agricoltori italiani – conclude Carloni – hanno il diritto di essere rispettati, di essere rispettato il loro duro lavoro, perché ogni giorno garantiscono la sicurezza alimentare, tutelano l’ambiente e sono i custodi del territorio”.
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