(Adnkronos) – Il laboratorio di Virologia dell’Inmi Spallanzani di Roma è stato designato dalla Commissione Europea come “Laboratorio di riferimento europeo per la sanità pubblica sui patogeni virali emergenti, zoonotici e veicolati da roditori” nell'ambito del consorzio 'Ue Reference Laboratory for Emerging, Rodent-borne and Zoonotic Viral Pathogens' di cui lo Spallanzani è partner insieme alla Public Health Agency of Sweden (Svezia), al Pasteur Institute (Francia) e al National Center for Public Health and Pharmacy (Ungheria). "A rappresentare l’Istituto italiano è Francesca Colavita, responsabile scientifico del progetto per lo Spallanzani, che nei giorni scorsi ha preso parte alla prima riunione ufficiale del consorzio svoltasi presso l’Istituto Pasteur di Parigi e successivamente al primo incontro della rete dei Laboratori di Riferimento dell’Unione Europea (Eurl) organizzato a Lussemburgo dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) in collaborazione con la Direzione Generale per la Salute e la Sicurezza Alimentare della Commissione Europea. "Questi due incontri – spiega la Colavita – rappresentano una tappa fondamentale per l’avvio delle attività dell’Eurl. Sono stati momenti preziosi per condividere strategie, rafforzare le collaborazioni tra i partners e con le istituzioni europee, strutturare operativamente il lavoro assegnato nell’ambito della preparazione e gestione delle emergenze di sanità pubblica legate alle malattie infettive. Come laboratorio di riferimento europeo siamo impegnati nel supporto alla diagnosi e alla sorveglianza dei patogeni virali emergenti a trasmissione zoonotica, contribuendo a rafforzare la risposta europea a eventuali focolai epidemici causati da virus ad alta patogenicità tra cui arenavirus, filovirus, hantavirus, henipavirus, lyssavirus, poxvirus e la cosiddetta ‘malattia X’, ovvero un possibile patogeno ad alto potenziale pandemico ancora sconosciuto. Svolgeremo attività di assistenza scientifica e tecnica per la Commissione Europea e l’Ecdc e dovremmo assicurare il coordinamento, la comunicazione e la diffusione delle informazioni ai laboratori di riferimento nazionali e della rete all’interno dell’Unione Europea. Un ruolo centrale che ci rende particolarmente orgogliosi”. Il direttore del Laboratorio di Virologia, Fabrizio Maggi, ha commentato: “Questa designazione rappresenta la certificazione del grande lavoro che il nostro laboratorio porta avanti da anni nel campo dei virus ad alta patogenicità. È un riconoscimento dell’elevata professionalità di tutto il nostro personale e conferisce prestigio all’Istituto, sottolineando il ruolo strategico che i laboratori italiani possono svolgere a livello internazionale su tematiche cruciali per la salute pubblica”. Anche la direttrice generale dell’Inmi, Cristina Matranga, ha espresso grande soddisfazione: "Questo importante riconoscimento testimonia l’eccellenza scientifica e tecnologica del nostro Istituto nel campo della virologia e conferma il nostro impegno per la sicurezza e la salute pubblica. L’esperienza dei nostri ricercatori, unita a un’infrastruttura all’avanguardia, rende il nostro laboratorio particolarmente adatto a coordinare e guidare gli sforzi comuni dell’Unione Europea. Il nostro obiettivo è continuare a offrire servizi di alta qualità e ricerca innovativa per affrontare le sfide poste dai virus emergenti, contribuendo attivamente alla protezione della salute globale". —[email protected] (Web Info)
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