I consumi in Italia nel 2025 fanno registrare una moderata ripresa, anche se i cittadini del Belpaese sono molto scrupolosi nella gestione delle proprie spese. L’esempio più lampante, a tal proposito, riguarda le vacanze estive, dove – complice anche un “caro-ombrellone” piuttosto oneroso – si registra un marcato crollo delle presenze.
Nel prosieguo dell’articolo analizzeremo i dati dei consumi dall’inizio dell’anno, ponendo l’accento sulle modalità che possono proporre gli esercenti per far fronte alle esigenze dei consumatori, che nel corso degli ultimi lustri si sono radicalmente trasformate e mutano costantemente col passare del tempo.
Andamento dei consumi in Italia nel 2025
In base alle stime fornite dall’ISTAT e dalla Commissione Europea, i consumi nel nostro paese sono destinati a crescere dello 0,7% al termine del 2025. Volgendo lo sguardo al primo trimestre, si registra un incremento per quanto concerne i servizi (+0,6%), mentre i beni durevoli calano dell’1,3%. Significativa anche la regressione dei consumi per i beni alimentari, che fanno registrare un -6,7% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno.
Il sentiment di consumatori e imprese, tuttavia, è positivo. L’indice ISTAT sulla fiducia dei consumatori, nel mese di luglio, si attesta a 97,2, ai massimi da febbraio. Questi dati fanno ben comprendere come la ripresa dei consumi sia moderata e altalenante, in un contesto in cui la fiducia dei consumatori è in crescita ma resta condizionata da rilevanti incertezze economiche.
Esercenti: come migliorare il rapporto con i consumatori
La fiducia dei consumatori è condizionata, in particolar modo in alcuni settori, dalla necessità di ottenere maggior trasparenza e dal rischio di rapportarsi con soggetti disposti “a tutto” pur di vendere. In una società come quella attuale, dove il business la fa da padrone e le dinamiche commerciali sono note ai più.
Offrire servizi chiari, trasparenti e in grado di soddisfare le reali esigenze dei consumatori, è un obiettivo che ogni esercente deve porsi al fine di migliorare la propria redditività e aumentare la base numerica dei propri clienti, con l’intento, poi, di aumentare la fidelizzazione dei medesimi.
Personalizzazione e trasparenza, elementi fondamentali per guadagnarsi la fiducia del cliente
D’altro canto, come conferma un recente studio di Confcommercio, i consumatori manifestano una particolare predilezione verso il “tempo liberato” e valori intangibili. E gli esercenti, di conseguenza, devono essere in grado di offrire esperienze personalizzate e di valore. Ad esempio, i negozi fisici possono creare ambienti più accoglienti dove il cliente “fruisce” e non solo acquista, oltre ad organizzare eventi, manifestazioni o serate a tema.
Gli esercenti devono prestare particolare attenzione anche alle promozioni e al valore percepito dai clienti. I consumatori italiani manifestano una spiccata sensibilità ai prezzi: quando sono tendenzialmente al rialzo, il 64% dichiara di ridurre immediatamente gli acquisti. E’ fondamentale, quindi, che gli esercenti gestiscano le promozioni nella massima trasparenza, applicando sconti reali e condizioni comprensibili, non disdegnando la possibilità di “stuzzicare l’appetito” dei consumatori con fidelity program o premi sulla frequenza degli acquisti.
Proposizione di servizi a maggior valore aggiunto
In un’epoca come l’attuale, caratterizzata nell’ultimo triennio da un significativo aumento dei prezzi, offrire l’opportunità di accedere a pagamenti rateali, in particolar modo per i beni di valore medio alto, consente agli esercenti di “abbattere” la barriera all’ingresso e mantenere il cliente al punto vendita, ampliando significativamente la possibilità di aumentare il valore dello “scontrino medio”.
Nel terzo decennio del nuovo millennio, infine, è necessario, se non – in certi casi – fondamentale, rafforzare la presenza digitale e il servizio omnicanale: il commercio online non può più essere definito di “nicchia”. La grande rete telematica, oltretutto, è una vetrina in grado di aumentare la propria visibilità, oltre che effettuare vendite dirette evitando che il cliente si rechi direttamente nel punto fisico.

