(Adnkronos) – il gigante giapponese degli investimenti tecnologici SoftBank Group ha annunciato, per mezzo di una nota ufficiale, un investimento di 2 miliardi di dollari in Intel, acquisendo una quota che si stima attorno al 2% del produttore di chip statunitense. Dopo l'annuncio congiunto, le azioni di Intel hanno registrato un balzo di oltre il 5% nelle contrattazioni after-hours, mentre i titoli di SoftBank hanno segnato un calo del 4%. Il CEO di Intel, Lip-Bu Tan, ha descritto l'investimento come un "voto di fiducia" nella sua azienda, mentre il Presidente del Gruppo SoftBank, Masayoshi Son, ha dichiarato: "Questo investimento strategico riflette la nostra convinzione che la produzione e la fornitura di semiconduttori avanzati si espanderanno ulteriormente negli Stati Uniti, con Intel che giocherà un ruolo fondamentale". Un tempo leader indiscusso nel settore dei semiconduttori negli Stati Uniti, Intel ha visto crollare il valore delle sue azioni, in gran parte a causa della difficoltà nel tenere il passo con concorrenti in ascesa nel mercato dell'intelligenza artificiale, come NVIDIA. I dati del 2024 hanno mostrato un drastico calo a 53 miliardi, con una perdita netta di 18,8 miliardi. Per far fronte a questa situazione, l'azienda ha recentemente annunciato il licenziamento del 15% della sua forza lavoro, orientando la propria strategia verso l'AI. L'investimento di SoftBank è interpretato dalla maggioranza degli analisti come una mossa per capitalizzare sul sottostimato valore percepito di Intel. SoftBank possiede già partecipazioni in altre grandi aziende del settore come ARM, NVIDIA e Taiwan Semiconductor Manufacturing Co (TSMC), ha spesso fatto "scommesse importanti sull'AI", come ha spiegato Steve Putna, direttore del Texas A&M Semiconductor Institute. Nonostante il suo passato altalenante con investimenti in aziende come WeWork (dichiarata fallita) e l'exchange di criptovalute FTX (crollo), SoftBank sta raccogliendo i frutti del boom dell'intelligenza artificiale, tanto da registrare un profitto di 2,85 miliardi di dollari nell'ultimo trimestre. Lo stesso Putna ha definito l'accordo una "ottima notizia" per Intel, in quanto offre all'azienda l'opportunità di riprendersi nei prossimi 9-18 mesi. L'investimento arriva in un momento cruciale per l'industria dei chip negli Stati Uniti. Intel ha già ricevuto 7,86 miliardi di dollari nell'ambito del CHIPS Act del 2022, una legge federale volta a rilanciare la produzione di semiconduttori sul suolo americano. Parallelamente, Bloomberg riporta che Intel è in trattativa con l'amministrazione Trump riguardo a una possibile partecipazione governativa nella società. —[email protected] (Web Info)
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