(Adnkronos) – E' stato Ludovic Tézier il trionfatore del Rigoletto all'Arena di Verona, venerdì 8 agosto, quinto e ultimo titolo operistico del 102° Opera Festival. Il celebre baritono francese ha offerto un'interpretazione intensa e lacerante del giullare verdiano, dominando la scena con una presenza magnetica e una profondità vocale che ha conquistato senza riserve il pubblico delle grandi occasioni. Un successo personale netto, suggellato da ovazioni e applausi calorosi, che ha suggellato il ritorno in Arena di un'opera tra le più amate del repertorio. Rigoletto è tornato nello storico allestimento con le grandi tele ispirate ai bozzetti originali di Ettore Fagiuoli, restituendo allo spettatore lìatmosfera della prima messa in scena areniana. La regia di Ivo Guerra e le scene di Raffaele Del Savio hanno esaltato la potenza visiva dell'opera, mentre sul podio il giovane direttore Michele Spotti, classe 1993, ha guidato con sicurezza e ispirazione l'Orchestra della Fondazione Arena. "Tornare all'Arena è sempre un brivido unico al mondo", ha commentato Spotti, e la sua direzione vibrante ha amplificato il coinvolgimento del pubblico. Accanto a Tézier, il tenore samoano Pene Pati, al suo debutto in Arena, nei panni del Duca di Mantova. Dopo lo spettacolo, Pati si è confidato: "È stata un'emozione grandissima cantare davanti a 10mila persone, mi ha quasi sopraffatto". Una dichiarazione sincera che restituisce l'intensità di un'esperienza vissuta con il cuore. Nina Minasyan è stata Gilda, figlia di Rigoletto, mentre Gianluca Buratto ha dato corpo e voce a uno Sparafucile cupo e imponente. Martina Belli ha debuttato in Arena con sicurezza nel ruolo di Maddalena, completando un cast che ha visto anche la partecipazione di Agostina Smimmero, Francesca Maionchi, Matteo Macchioni e Nicolò Ceriani. Al termine dello spettacolo, il pubblico ha tributato al cast dieci minuti di applausi ininterrotti Opera tra le più controverse e amate di Giuseppe Verdi – che la definì "la sua opera migliore" – Rigoletto è tratto dal dramma "Le Roi s'amuse" di Victor Hugo. Con i suoi personaggi profondamente umani, le passioni violente e una musica di straordinaria forza espressiva, continua a emozionare il pubblico a distanza di oltre 170 anni dalla prima rappresentazione. E questa nuova produzione veronese lo ha confermato con forza. Le prossime repliche sono in programma per il 22 e 30 agosto, con gran finale il 6 settembre: un'occasione imperdibile per vivere la magia del melodramma nell'Arena più famosa del mondo. —[email protected] (Web Info)
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