(Adnkronos) – Quinto e ultimo titolo operistico a debuttare nel cartellone del 102° Opera Festival, Rigoletto va alla conquista del palcoscenico dell'Arena di Verona da venerdì 8 agosto. Per Giuseppe Verdi, il capolavoro più coraggioso e controverso, era "la sua opera migliore" come ebbe a dire egli stesso. A otto anni dall'ultima ripresa areniana, torna l'allestimento storico con grandi tele dipinte ispirate ai bozzetti di Ettore Fagiuoli, primo scenografo dell'Arena. E a dar voce e corpo ai personaggi verdiani, fra debutti e attesi ritorni, in ognuna delle quattro serate di spettacolo si alternano alcuni dei massimi artisti di oggi. Repliche il 22 e il 30 agosto, e il 6 settembre, serata finale del Festival. Rigoletto sfidò le convenzioni teatrali soprattutto la censura dell’epoca, conquistando subito mezza Europa, compreso Victor Hugo, autore dello scandaloso dramma originario Le Roi s'amuse tradotto in musica da Verdi con i versi del fidato Francesco Maria Piave Piave. Situazioni accattivanti, emozioni forti tra amore paterno, seduzioni, rapimenti, maledizioni, ossessioni, omicidi premeditati e soprattutto Personaggi complessi e approfonditi, umanissimi eppure titanici: Rigoletto sancì la completa maturità di Verdi e il suo status di Shakespeare italiano. Per un capolavoro del teatro musicale di tutti i tempi, mai uscito dal repertorio dalla prima veneziana del 1851, Fondazione Arena schiera alcuni dei massimi interpreti di oggi. Venerdì 8 agosto protagonista d'eccezione è Ludovic Tézier, accanto a lui fa il suo atteso debutto in Anfiteatro il samoano Pene Pati, come Duca di Mantova, villain e seduttore con alcune delle pagine più belcantistiche mai scritte da Verdi per un tenore. Nina Minasyan, già applaudita Violetta nel 2022, torna in Arena come Gilda, figlia di Rigoletto. Il sicario Sparafucile per antonomasia è il basso Gianluca Buratto, la sorella Maddalena è Martina Belli, mezzosoprano all’esordio areniano. Completano il cast interpreti apprezzati nelle ultime stagioni veronesi, come Agostina Smimmero, Francesca Maionchi, Elisabetta Zizzo, Matteo Macchioni, Nicolò Ceriani, Abramo Rosalen, Hidenori Inoue, Ramaz Chikviladze. Il Coro maschile (unica occasione nell’intero corpus verdiano) è preparato da Roberto Gabbiani, diretto con l’Orchestra di Fondazione Arena dal giovane Maestro Michele Spotti, reduce dei successi riscossi in Anfiteatro nel 2024 con Turandot e i Carmina Burana da sold-out. Le maestranze tecniche areniane riprendono l'allestimento scenico con cui Fondazione Arena ricreò il primo Rigoletto sotto le stelle, 98 anni fa, con la firma dell'architetto Ettore Fagiuoli: grandi scene dipinte da Raffaele Del Savio secondo la più nobile tradizione dell’opera italiana, che rappresentano scorci della Mantova gonzaghesca, le sponde del Mincio dal Castello di San Giorgio alla rocca oggi attribuita a Sparafucile, e le stanze affrescate di Palazzo Te fedelmente riprodotte grazie alla collaborazione con i Musei Civici di Mantova. I costumi storici sontuosi e le luci di Claudio Schmid completano il disegno registico di Ivo Guerra, nel realizzare una corte libertina tra feste ed intrighi. Dopo la prima dell'8 agosto, grandi artisti sono attesi anche in ognuna delle tre repliche: Amartuvshin Enkhbat (il 22 agosto), Luca Salsi (il 30 agosto) e Youngjun Park (il 6 settembre, per la prima volta in Arena nel ruolo del titolo); come Duca, Pene Pati è titolare per le prime tre recite, quindi tocca a Galeano Salas (il 6 settembre). Per un'unica data Rosa Feola è Gilda (il 22 agosto) mentre Erin Morley fa il suo esordio areniano in scena per le ultime due rappresentazioni. Opera ideale per baritoni, tenori, soprani e bassi, Rigoletto in Arena ha ospitato un secolo di talenti, tra cui Lauri Volpi, Baccaloni, Carosio, Lugo, Tagliabue, Zeani, Raimondi, Poggi, Savarese, Neri, Scotto, Aragall, Cappuccilli, Vinco, Cotrubas, Milnes, Manuguerra, Ferrarini, Nucci (il più frequente), Devia, Vargas, Serra, Alvarez, Mula, Mosuc. Settimo titolo più rappresentato di sempre nella storia del Festival, Rigoletto finora ha contato 106 recite distribuite in undici allestimenti diversi lungo sedici estati fino al 2023: per la prima volta, sarà anche il titolo a suggellare il Festival, nella serata conclusiva del 6 settembre. —[email protected] (Web Info)
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