(Meridiana Notizie) “Preoccupa la decisione dei capigruppo di maggioranza di centro sinistra del Consiglio Comunale di Taranto che, insieme al Sindaco, hanno recentemente annunciato la loro volontà di non proseguire con il progetto di una grande industria siderurgica sul modello dell’attuale ILVA. In alternativa, propongono una “mini-ILVA”, rigettando di fatto le proposte avanzate dal Governo e dalle organizzazioni sindacali, che puntavano invece a una seria decarbonizzazione attraverso l’installazione di impianti innovativi e sostenibili, con l’obiettivo di tutelare l’ambiente e la salute dei cittadini, attuando investimenti importanti di diversi miliardi di euro”. Lo dichiara il Segretario Nazionale UGL Metalmeccanici Antonio Spera. “Questa nuova proposta, presentata dagli enti locali, comporterebbe un drastico ridimensionamento dell’occupazione: si stima una riduzione di almeno il 50% dei lavoratori diretti e oltre il 60% di quelli dell’indotto. Una scelta che, nei fatti, segnerebbe la fine della grande industria a Taranto. Riteniamo inaccettabile e impensabile intraprendere questa strada, che metterebbe a rischio il futuro industriale e occupazionale della città. Taranto ha bisogno di una vera riconversione ecologica, non di una soluzione al ribasso che sacrifica migliaia di posti di lavoro”.
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