(Adnkronos) – Un colpo al cuore. E' stata questa la causa della morte di Jesto, il rapper romano deceduto venerdì 1 agosto. A rivelarlo il fratello di Justin Yamanouchi, questo il suo nome all'anagrafe, avrebbe compiuto 41 anni il prossimo 25 novembre. "Vorrei evitare speculazioni", scrive in un post su Instragram Taiyo 'Hyst' Yamanouchi. "Quindi vi comunico che la causa è stato un colpo al cuore, totalmente inaspettato e imprevedibile soprattutto considerato lo stile che conduceva, attento all'alimentazione, in impeccabile forma fisica, immerso nella lettura e nella conoscenza. Mai come oggi lanciato verso nuovi progetti meravigliosi". "Vi ringrazio per i messaggi e i ricordi – si legge ancora nel post scritto qualche giorno dopo la morte del fratello – potete immaginare che non posso rispondere a tutti ma vi leggo. Non posso dire di essere sorpreso dall'amore che ci trasmettete perché sono perfettamente consapevole dell'impatto che Justin ha avuto nelle nostre vite. Siamo stati tutti molto privilegiati". E sui progetti del rapper, Hyto ha affermato che “con il supporto dello staff di Maqueta, con cui Jesto ha realizzato i suoi ultimi lavori, ci impegniamo a dare vita nei prossimi mesi poiché riteniamo inaccettabile che il suo pubblico, a cui questi progetti erano destinati, ne siano privati. Qualunque altra uscita o merchandising che non sia comunicato da me sarà da considerarsi non ufficiale o sciacallaggio. Il corpo cede, l'arte continua”. “Ho tardato a dare la notizia pubblica perché volevo avere certezza delle informazioni da dare – scrive ancora il fratello di Jesto – Purtroppo alcuni sulla base di voci non confermate dai familiari hanno ritenuto di poter diffondere l'informazione prima di me, altri hanno rilanciato aggiungendo altre informazioni non esatte. Ritengo questo comportamento altamente irrispettoso e, nonostante io capisca 'l'era della comunicazione' in cui ci troviamo so che non era difficile guardare il mio profilo e vedere che non c'era stata alcuna comunicazione ufficiale. Pur tenendo conto del tono affettuoso e rispettoso dell'esternazione, so che non c'era bisogno di 'essere il primo' a tutti costi. Altri – ha continuato – hanno rilanciato, creando associazioni quantomeno surreali di cui vi prego di non tenere conto. Qualsiasi comunicazione ulteriore arriverà da me soltanto, in accordo con i suoi collaboratori e amici (reali) più stretti. Vi vogliamo bene. Tayo Hyst Yamanouchi. Ora e per sempre 'E? JESTO'". —[email protected] (Web Info)
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