“Le prime indiscrezioni sulla prossima manovra economica riferiscono del congelamento dei tre mesi di rinvio dell’età pensionabile che dovrebbero scattare dal 2027. Una manovra che, senza i necessari adeguamenti, comporterebbe un taglio delle pensioni del 9%. Una mazzata per chi si congederà dal mondo del lavoro. A fare i conti è la Ragioneria dello Stato, dunque c’è da dare estremo credito a questa ipotesi. E’ di tutta evidenza che sul medio e soprattutto sul lungo periodo il sistema pensionistico non tiene più. Cambiano le forme di impiego, aumentano le forme di lavoro autonomo, aumentano i pensionati e diminuiscono gli occupati semplicemente perché in Italia si nasce di meno e si invecchia di più. La soluzione sarebbe quella di fare più figli e l’auspicio è che il governo lavori a un piano per la natalità che garantisca veri sostegni alle famiglie. Se ciò avverrà vedremo i risultati tre venti-trent’anni. Nel frattempo dobbiamo ripensare il sistema assistenziale e previdenziale, perché il pubblico da solo non ce la fa più. I costi per sanità e pensioni sono divenuti insostenibili e l’integrazione con il privato (assicurazioni sanitarie e pensioni complementari) non ha prodotto risultati apprezzabili. Almeno non con queste percentuali. Il privato deve fare di più e per farlo è necessario coinvolgere maggiormente i datori di lavoro nel welfare. Le aziende devono essere messe in condizioni di provvedere all’assistenza sanitaria privata e alla copertura pensionistica dei propri dipendenti attraverso la detassazione delle spese sostenute per il welfare dei lavoratori. L’incentivazione di forme pensionistiche e assistenziali totalmente private a carico delle aziende – in accordo naturalmente con i sindacati, le associazioni di categoria, gli ordini professionali – consentirebbe di alleggerire i costi a carico dello Stato e garantire ai cittadini servizi migliori, salvaguardando la tenuta dei conti pubblici”.
Lo dichiara Enrico Folgori, presidente di FEOLI (Federazione Europea Operatori della Logistica Integrata).
Roma, 20 agosto 2025