Il processo vede imputati Chiara Ferragni, Fabio Maria Damato, Alessandra Balocco e Francesco Cannillo, accusati di condotte illecite che avrebbero arrecato danno ai consumatori.
A rappresentare l’Associazione sarà appunto l’avvocato genzanese Martina Premutico, che ha depositato l’atto di costituzione in nome del presidente nazionale Camillo Bernardini. ADICU chiederà non solo l’affermazione della responsabilità penale degli imputati, ” ma anche il risarcimento dei danni patrimoniali e morali; le somme – precisano dall’ Associazione di tutela dei consumatori – saranno poi destinate a sostenere le attività a tutela dei cittadini ” .
Fondata nel 2009, ADICU è attiva su tutto il territorio nazionale e si occupa di assistere i consumatori in diversi settori, dal credito ai trasporti, dall’alimentazione alle telecomunicazioni, promuovendo conciliazione, trasparenza e correttezza nei rapporti con le aziende. Nel proprio statuto, l’Associazione sottolinea la centralità della difesa dei diritti dei cittadini in materia di sicurezza, salute, risparmio e qualità dei servizi.
Secondo la linea difensiva, le presunte condotte degli imputati avrebbero leso non solo i consumatori direttamente coinvolti, ma anche l’interesse collettivo perseguito da ADICU. La giurisprudenza della Corte di Cassazione riconosce infatti la legittimità delle associazioni ad agire “iure proprio” quando viene messa in discussione la loro missione istituzionale.
La prima udienza del processo, molto atteso anche per l’eco mediatico legato al nome di Chiara Ferragni, si terrà questa mattina 23 settembre 2025 al Tribunale di Milano. In questa occasione il giudice deciderà sull’ammissibilità delle costituzioni di parte civile e verrà definito il calendario del dibattimento.

