Giovedì 25 settembre 2025, alle ore 18:00, presso L’Anfiteatro (Piazza Centuripe, 4), una delle sedi del Museo Diffuso di Lanuvio, sarà inaugurata la mostra di arte contemporanea “Connessioni culturali. L’archeologia musa ispiratrice di Fernando Mangone”, promossa nell’ambito del gemellaggio culturale tra le città di Paestum e Lanuvio. L’esposizione, curata dal critico d’arte Luciano Carini, si propone come un ponte tra epoche diverse, offrendo al pubblico la possibilità di riscoprire il patrimonio antico attraverso uno sguardo artistico contemporaneo. Fernando Mangone, da anni impegnato in una ricerca che intreccia archeologia, storia e linguaggi visivi moderni, porta a Lanuvio una selezione di opere che coniugano mito e architettura classica con colori vibranti e segni espressivi. Per l’occasione l’artista ha realizzato una serie di lavori inediti ispirati proprio alla città, ai suoi reperti e alla sua identità storica.
“Per me Lanuvio rappresenta un luogo ideale per intrecciare passato e presente – racconta l’artista – nelle mie opere ho voluto restituire la forza simbolica dei reperti antichi, trasponendola in un linguaggio cromatico contemporaneo. L’arte può creare ponti vivi tra epoche lontane e ridare voce a storie che continuano a parlarci”.
Il percorso espositivo guiderà i visitatori dalle suggestioni legate al culto di Giunone Sospita e ai reperti del museo civico, fino alle connessioni con Paestum e i suoi celebri templi, in un intreccio di immagini che si accendono grazie a cromie fluorescenti e fosforescenti. A sottolineare la dimensione immersiva della mostra, le musiche di Walter Maioli e del progetto Synaulia accompagneranno il pubblico in un itinerario sonoro che richiama le atmosfere del mondo antico.
“Questa mostra conferma la nostra missione di portare l’arte contemporanea nei luoghi della memoria storica – sottolinea Anna Coralluzzo, Presidente della Fondazione Arte Mangone – trasformando i musei in spazi vivi e dinamici. L’incontro tra il linguaggio di Mangone e il patrimonio archeologico di Lanuvio è un’occasione preziosa per promuovere cultura e turismo in una prospettiva nuova”.
La mostra si inserisce in un progetto più ampio, volto a favorire forme di turismo esperienziale e alternativo, che valorizzano i territori attraverso l’arte. In questo contesto, il Museo Diffuso di Lanuvio diventa il cuore pulsante di un dialogo che unisce comunità, storia e creatività contemporanea.
“Il progetto Connessioni culturali valorizza in maniera originale il nostro museo diffuso – evidenzia il Dott. Luca Attenni, Direttore del Museo Diffuso di Lanuvio – grazie al dialogo con l’arte contemporanea, le testimonianze archeologiche di Lanuvio trovano nuove interpretazioni, rendendo il museo un luogo sempre più aperto, vivo e capace di dialogare con la società di oggi”.
Il racconto si snoda così tra pittura, archeologia e suoni, trasformando gli spazi espositivi in un palcoscenico in cui il patrimonio storico si intreccia con la forza espressiva della contemporaneità.
“Mangone riesce a dimostrare – conclude il curatore Luciano Carini – che il museo non è soltanto immagine del passato, ma anche specchio dell’evoluzione della società. Con questa mostra, il Museo Diffuso di Lanuvio diventa un palcoscenico dove il patrimonio archeologico incontra la forza espressiva di un artista contemporaneo, capace di creare un ponte dinamico tra memoria e attualità”.
A sottolineare il valore istituzionale e culturale dell’iniziativa interviene anche l’Amministrazione comunale.
“Questa mostra in arrivo: ‘Connessioni culturali’- ci tengono a sottolineare il Sindaco Onorevole dottor Andrea Volpi e il Presidente del Consiglio Delegato alla Cultura dottor Alessandro De Santis – è una nuova importante tappa del percorso culturale che sta portando il Museo Diffuso di Lanuvio da essere una novità a divenire sempre più una realtà importante e stabile, capace di esprimere numeri importanti e sempre in ascesa, e anche di raccontarsi attraverso iniziative di contaminazione culturale. Le connessioni diventano così un caleidoscopio di storia, archeologia, mitologia, architettura, arte visiva e racconto di territori gemellati da un percorso plurimillenario”.
La mostra, visitabile fino al 26 novembre 2025, è realizzata con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Lanuvio, del Museum Grand Tour – Sistema Museale dei Castelli Romani e Prenestini, della Fondazione Arte Mangone, dell’Associazione Terra Cilento e con la partecipazione straordinaria di Walter Maioli.