Un cero funebre, ancora annerito dal fuoco e poi spento dalla pioggia, è stato ritrovato nel pomeriggio di ieri davanti all’abitazione romana di Marco Doria, direttore del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Natura dell’UNISRITA e componente del tavolo tecnico della seconda Commissione Speciale “Anticamorra e Beni Confiscati” del Consiglio Regionale della Campania. A segnalarlo è stato lo stesso Doria, che ha raccontato i dettagli dell’episodio avvenuto mentre rientrava a casa scortato dal personale della Polizia di Stato.
“Stavo aprendo il cancello – spiega – quando ho notato qualcosa di rosso nella fioriera adiacente. Sembrava una lattina di coca-cola, invece si trattava di un cero per i defunti. Era annerito, quindi sicuramente era stato acceso, ma la pioggia lo aveva spento”.
Scattato il protocollo di sicurezza
Il capo scorta ha subito attivato il protocollo di sicurezza, richiedendo l’intervento di altre pattuglie. Le forti piogge del mattino avevano impedito la consueta bonifica dell’area, altrimenti il manufatto sarebbe stato notato prima. Un gesto simbolico, ma inquietante, che si inserisce in un contesto delicato per la figura di Doria, spesso in prima linea in battaglie civiche e denunce scomode.
Le denunce di Doria
“Ultimamente mi sto occupando di Ostia – racconta Doria – ho denunciato brogli nei bandi per le concessioni balneari, un disastro ambientale nella pineta delle Acque Rosse con una truffa milionaria legata ai fondi del Pnrr, e irregolarità nelle concessioni fluviali che hanno causato danni ambientali sul fiume Tevere. Questo sto facendo in questi ultimi tempi”.
Un impegno che, sottolineano dall’associazione Giustizia X Ostia, si concentra su trasparenza e legalità in un territorio storicamente fragile, dove interessi economici e ambiente spesso si intrecciano.
Clima di tensione
Il ritrovamento del cero ha inevitabilmente fatto crescere l’allarme, richiamando la memoria di episodi simili che in passato hanno colpito figure impegnate nella difesa della legalità a Roma e sul litorale romano. Per ora non ci sono rivendicazioni né elementi certi che possano collegare direttamente l’episodio alle denunce di Doria, ma gli inquirenti non escludono alcuna pista.
“È un segnale che non va sottovalutato – commentano da altre realtà civiche che sostengono le battaglie di Doria – Serve un’attenzione massima da parte delle istituzioni, perché chi si batte per la legalità non deve essere lasciato solo”.
Ostia tra ambiente e legalità
Il messaggio simbolico rivolto a Marco Doria, uomo che da anni porta avanti denunce su ambiente e corruzione, resta inquietante e allo stesso tempo preoccupante e rilancia una domanda che sul litorale romano ricorre da troppo tempo: Quanto costa, oggi, mettersi davvero dalla parte della legalità?






