Mentre in tutta Italia i rincari mettono a dura prova turisti e residenti, c’è chi sceglie di andare controcorrente. Ad Anzio, sul suggestivo litorale romano, al civico 13 di via Tirreno, nella località di Villa Claudia un ristoratore ha deciso di lanciare una sfida coraggiosa al caro-prezzi che sta colpendo il settore della ristorazione.
Il protagonista è Villa Rugantino, un ristorante dal nome che evoca romanità e tradizione, dove l’idea è tanto semplice quanto rivoluzionaria: abbassare i prezzi proprio nel momento in cui tutti li alzano. Una scelta che il titolare Maurizio Brugiatelli definisce “non un gesto folle, ma un atto di sostenibilità sociale ed economica”.

Menù completi a prezzi popolari: qualità e tradizione per tutti
L’offerta proposta da Villa Rugantino è un inno alla cucina autentica e al piacere della convivialità. Il menù fisso, pensato per accontentare ogni palato, prevede la possibilità di scegliere tra piatti della cucina romana tradizionale o specialità di mare. Il pasto completo include: antipasto, primo, secondo, contorno, acqua e un calice di vino Il tutto a un prezzo sorprendente: solo 15 euro a persona. Ma la vera sorpresa è riservata ai pensionati, una fascia di popolazione particolarmente colpita dal caro-vita: per loro, il menù costa appena 10 euro. Un gesto di attenzione e rispetto verso chi, spesso, è costretto a rinunciare al piacere di un pranzo fuori casa.
Il segreto del successo con una gestione familiare e a chilometro zero
Come è possibile mantenere prezzi così bassi senza rinunciare alla qualità? La risposta sta in una gestione oculata, profondamente radicata nei valori della famiglia e nella filosofia del “lavorare meglio”. Il ristorante Villa Rugantino è infatti gestito interamente in ambito familiare: ogni componente si occupa di un aspetto diverso, dalla cucina al servizio in sala, contribuendo a ridurre al minimo i costi di gestione. L’approvvigionamento delle materie prime avviene tramite canali diretti e a chilometro zero, che garantiscono freschezza, tracciabilità e risparmio. “Non si tratta di guadagnare meno, ma di lavorare in modo più intelligente,” spiega Brugiatelli. “Vogliamo che la gente torni a sedersi a tavola con serenità, senza dover fare sacrifici. Il vero guadagno è vedere il locale pieno ogni giorno e i clienti soddisfatti”.

Un modello virtuoso in tempi di caro-vita
In un’estate segnata dal caro-tutto, dove pranzi e cene al ristorante sono diventati un lusso per molti, l’iniziativa di Villa Rugantino rappresenta una ventata d’aria fresca. Un modello sostenibile, concreto e umano, che mette al centro il cliente e la comunità locale. La formula vincente? Prezzi onesti, qualità, tradizione e accoglienza familiare. Un approccio che potrebbe ispirare anche altri ristoratori, dimostrando che è possibile coniugare sostenibilità economica e gastronomia di livello. Chissà che la “follia” di Villa Rugantino non diventi presto un nuovo modello di business da imitare, capace di restituire fiducia e accessibilità al mondo della ristorazione.


