“Riteniamo urgente questa misura, necessaria per contenere l’insorgenza di dipendenze e l’isolamento sociale – ha continuato – sempre più diffusi tra gli adolescenti a causa di un uso precoce e incontrollato della tecnologia. Altri Paesi europei, tra cui Svezia, Norvegia, Francia e Gran Bretagna, hanno già adottato provvedimenti simili, riconoscendo il grave danno che l’esposizione eccessiva agli strumenti digitali può provocare nei soggetti più fragili. Il divieto – ha concluso – ha anche una funzione culturale: serve a ribadire l’importanza di proteggere lo sviluppo emotivo, sociale e mentale dei minori dai rischi concreti connessi all’uso prematuro dei dispositivi digitali”.
Per il Presidente: “Tuttavia, il solo intervento normativo non basta: occorre agire anche sul piano educativo, favorendo un’alleanza tra genitori e tra genitori ed educatori, per evitare fenomeni di emarginazione di chi sceglie di non dare lo smartphone ai propri figli. In questa direzione, il Forum sostiene e promuove l’esperienza dei ‘Patti Digitali’, iniziativa promossa da Università di Milano-Bicocca, Mec, Aiart Milano e Sloworkingnate, in diverse parti d’Italia che propone un impegno condiviso tra famiglie e scuole per un uso più consapevole e responsabile della tecnologia, integrando così l’auspicabile intervento normativo con un’azione educativa e culturale”, ha concluso.

